Interessi nazionali e internazionali non ritenevano Conte sufficientemente disponibile ad assecondarli “Conte non è caduto per i suoi errori o ritardi (che in parte ci sono stati) ma per una convergenza di interessi nazionali e internazionali che non lo ritenevano sufficientemente disponibile ad assecondarli e dunque, per loro, inaffidabile”, scrive Bettini che come è noto è stato colui che ha provato fino alla fine a convincere nuovi senatori per salvare l’esecutivo. “La linea politica del Pd in questa crisi per me è inspiegabile. Potevano svolgere una funzione di mediazione, di equilibrio, di rilancio. Hanno scelto di appiattirsi sulla posizione “O Conte o voto”. |