http://www.renovatio21.com/ 25 giugno 2020
Melinda Gates: i neri e gli indigeni dovrebbero avere il vaccino COVID prima degli altri
Melinda Gates, moglie di Bill Gates e sua socia nella celebre Fondazione filantropica, afferma che «i neri» e «indigeni» in America dovrebbero essere immunizzati contro il virus prima dei bianchi.
«Uno dei motivi per cui siamo così coinvolti in questo è che non vogliamo che i primi vaccini vengano inviati nei paesi che offrono di più», ha affermato Melinda secondo un articolo di Fox Business. «Ci sono 60 milioni di operatori sanitari [in tutto il mondo]. Meritano di ottenere prima il vaccino, sono loro a occuparsene in prima linea, cercando di proteggerci tutti».
«Quindi devi iniziare da quel livello, in base ai paesi e alle popolazioni», dice la filantropa. «Qui negli Stati Uniti, saranno le persone di colore che dovrebbero davvero prenderlo prima e molti indigeni, così come le persone con sintomi sottostanti, e poi le persone anziane».
Le osservazioni della signora Gates sono arrivate durante un’apparizione virtuale della coppia al vertice sulla filantropia di Forbes della scorsa settimana.
Durante l’evento, Bill Gates ha accusato il governo degli Stati Uniti di ritirarsi dalla «soluzione di problemi globali» e di «cercare solo di dare la colpa» ritirandosi dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per la sua risposta iniziale allo scoppio del coronavirus. Come noto, con il ritiro dei fondi americani Bill Gates è oggi il primo donatore dell’OMS, che finanzia con varie fondazioni ed enti.
La trasmissione televisiva di Rai 3 Report aveva intervistato ex membri dell’OMS che notavano come Gates nella struttura della Sanità transnazionale goda di una libertà d’azione che non ha nessun altro.
Come notato da Renovatio 21, a difendere il miliardario Gates è neanche tanto bizzarramente l’altro grande stakeholder dell’OMS, accusato di aver asservito l’intero ente: la Cina comunista.
Il ruolo della Bill & Melinda Gates Foundation nel finanziamento della ricerca sui vaccini COVID-19 ha destato particolare preoccupazione, dovuto in gran parte alla storia della coppia come sostenitori radicali dell’aborto e del controllo della popolazione.
«È importante che le persone capiscano perché così tanti sono sospettosi della filantropia di Bill Gates e dei suoi simili, e perché così tanti reagiscono con sospetto alle opinioni mediche di un determinato settore delle nostre élite», spiega Jonathon Van Maren di LifeSiteNews . «È perché ci mentono sull’aborto, giorno dopo giorno, e ci dicono che distruggere un bambino nell’utero è “assistenza sanitaria” e “un servizio essenziale”. È perché ci dicono che la pillola anticoncezionale non ha effetti collaterali ed è anche assistenza sanitaria, che la pillola abortiva è sicura, che l’aborto non ha alcun impatto negativo sulle donne e centinaia di altre bugie che sappiamo essere bugie».
Se i Gates sino a qualche lustro fa non parlavano d’altro che di riduzione della popolazione – magari a cene organizzate con i Rockefeller e i Soros, come ricordato da Renovatio 21 – risulta difficile credere che la vecchia idea non sia in qualche modo implicata nella loro nuova crociate miliardaria per la vaccinazione universale.
Durante la quarantena mondiale Melinda ha preso parte ad incontri internazionali con i leader dei Paesi europei, poi sfociati nel mastodontico finanziamento pubblico pluriennale (287,5 milioni di euro) anche da parte del governo italiano al GAVI, l’alleanza per i vaccini creata dai Gates.
La signora Gates si è molto spesa sui media di recente, dichiarando alla BBCriguardo al fatto che anche la sua famiglia si è preparata alla catastrofe facendo scorte.
Nel frattempo, mentre cresce la popolarità della coppia presso la sinistra mondiale che chiede più blocchi totali (a meno che non si debba mettere in piedi una rivolta razziale e/o anarchica), riemergono anche stranissimi contatti come quello di Gates con il miliardario pedofilo «suicida» in carcere, Jeffrey Epstein, che Bill frequentò dopo che era ben conosciuta la sua condanna per reati sessuali.
Pochi hanno il coraggio di denunciare il piano di Bill Gates. Tra questi, l’avvocato Robert Kennedy jr., di cui Renovatio 21 traduce tutti gli editoriali, ormai unica voce decisa contro la monocrazia vaccinale dei Gates propalata a piene mani da stampa e governi di tutto il mondo.
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