Ric Garni - 05:20 - 14 giu 2020 - Fire at Wendy's on University Ave in southwest Atlanta raging. A night to remember in Atlanta: Rayshard Brooks shot by an officer, the chief of Atlanta police resigned, and protesters stormed the interstate. Now, fire. #AtlantaShooting #AtlantaProtest


https://www.huffingtonpost.it/

14/06/2020

 

Dopo Floyd, Rayshard. Atlanta brucia

 

Manifestanti invadono l'autostrada. Alle fiamme il fast food davanti al parcheggio dove è stato ucciso un altro afroamericano. Dimissioni del capo della polizia. Licenziato l'agente che ha sparato, sospeso l'altro. Il sindaco prende posizione

 

Atlanta scende in piazza per la morte di Rayshard Brooks. Migliaia di manifestanti invadono prima pacificamente le strade della città della Georgia per manifestare la loro rabbia contro l’uso eccessivo della forza da parte della polizia. I manifestanti si radunano nel luogo in cui Brooks è stato ucciso e bloccano l’autostrada intorno alla città. 

Poi le improvvise dimissioni del capo della polizia di Atlanta, Erika Shields, e la dura presa di posizione della sindaca, Keisha Lance Bottoms, che ha commentato: “C’è una certa differenza tra ciò che puoi fare e ciò che dovresti fare. Qui non c’erano le giustificazioni per un uso mortale della forza”.

L’agente che ha sparato è stato licenziato, l’altro sospeso. Le decisioni hanno tolto ogni dubbio ai manifestanti: era un nuovo caso Floyd, seppure con modalità molto diverse. Decine di persone si sono radunate nella zona del parcheggio e nella notte la rabbia è esplosa. Le immagini del fast-food completamente avvolto dalle fiamme sono finite su tutti i media. 


https://www.huffingtonpost.it/

15/06/2020

 

Due colpi alla schiena, così la polizia ha ucciso Rayshard Brooks

 

Effettuata l'autopsia sull'afroamericano morto ad Atlanta, mentre nuovi video mostrano le conversazioni con gli agenti. Proteste in molte città Usa, i dem vogliono una riforma della polizia

 

Rayshard Brooks è stato ucciso da due colpi di arma da fuoco alla schiena. È quanto rivela l’autopsia dell’afroamericano ucciso dalla polizia ad Atlanta. La morte è sopravvenuta a seguito di danni ad alcuni organi e la conseguente emorragia. La causa del decesso, secondo il medico legale che bolla il caso come omicidio, sono appunto i colpi alla schiena.

Le manifestazioni contro il razzismo non si fermano negli Stati Uniti, dove il caso di Rayshard Brooks alimenta la rabbia contro l’uso eccessivo della forza da parte della polizia. Il Bay Bridge bloccato a San Francisco. Migliaia di persone a Washington davanti alla Casa Bianca. Strade invase a New York e Los Angeles. 

Ad Atlanta sono state ore di tensione. Il ristorante Wendy’s dove Rayshard Brooks è stato ucciso è stato dato in fiamme. L’autostrada attorno alla città bloccata. Migliaia di persone in piazza ad urlare la loro rabbia per l’ennesima morte senza senso per mano della polizia. Il licenziamento dell’agente killer Garrett Rolfe e la sospensione del suo collega Devin Brosnan non bastano a placare gli animi. Cadono nel vuoto anche le parole del sindaco Keisha Lance Bottoms, che ha condannato l’uso ingiustificato della forza letale, e le dimissioni del capo della polizia Erika Shields. I manifestanti continuano a chiedere giustizia, accusano la polizia di razzismo e ne pretendono un’ampia riforma. 

“La rabbia e lo sdegno sono legittimi. Un uomo è stato ucciso perché dormiva nella sua auto nel parcheggio di un ristorante”, tuona Stacey Abrams, la democratica che ha corso per diventare governatrice della Georgia e una delle papabili vice di Joe Biden. La polizia ad Atlanta è intervenuta proprio per la segnalazione di un uomo che dormiva nella sua auto, con la quale ostacolava la circolazione di altri clienti di Wendy’s. Nuovi video dell’incidente che continuano a spuntare sul web mostrano Brooks parlare in tono amichevole con gli agenti: “Ho bevuto qualche bicchiere, è il compleanno di mia figlia...”, dice l’afroamericano dopo essere risultato positivo al test alcolico. “Posso tornare a casa a piedi, non voglio violare alcuna regola”, aggiunge.

 

Poi i toni cambiano. Gli agenti cercano di ammanettarlo, lui si ribella e sottrae a uno dei poliziotti il taser che cercavano di usare contro di lui. Sono istanti di colluttazione, poi Brooks con il taser in mano si allontana. Le immagini successive riprendono il poliziotto che lo rincorre, i tre colpi di pistola sparati e Brooks a terra esanime. Il 27enne afroamericano avrebbe dovuto festeggiare sabato il compleanno di sua figlia maggiore portandola a pattinare. Brooks aveva trascorso parte della giornata di venerdì prima lavorando (era dipendente di un ristorante messicano) e poi con la bimba che aveva accompagnato a farsi una manicure colorata per i grandi festeggiamenti in programma sabato.

“Vogliamo giustizia. Siamo impegnati a trovare un vaccino per il coronavirus ma non a trovarne uno contro la polizia che spara nel giro di pochi secondi contro un afroamericano”, denunciano ancora i legali della famiglia Brooks. “Il taser non è un’arma letale, perché gli hanno sparato?”.

I video dell’incidente riaccendono il dibattito sull’uso della forza da parte della polizia. Rudolph Giuliani, ex sindaco di New York e ora legale personale di Donald Trump, ritiene che nell’occasione di Atlanta la condotta degli agenti sia giustificata e aggiunge come il caso di Brooks sembri decisamente diverso da quello di Floyd. James Clyburn, l’afroamericano più alto in grado in Congresso, invece non ha dubbi: “Non era necessario l’uso letale della forza”. E questo perché, gli fa eco Abrams, non si può morire per un taser. Cory Booker, senatore afroamericano del New Jersey ed ex candidato alla Casa Bianca, invita a cogliere il momento delle proteste per agire, e per farlo in modo bipartisan. Ma il Congresso non è affatto sulla stessa linea: i democratici puntano ad una profonda riforma della polizia a livello federale mentre i repubblicani ad interventi mirati. Dalla Casa Bianca, dove si festeggiano i 74 anni di Donald Trump, solo silenzio.

 

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