http://www.scenarieconomici.it/
Maggio 6, 2020
La BCE risponde alla corte costituzionale tedesca: bene, bravi, ma per noi non conta. Ora la palla passa alla BundesBank, mentre la CDU ride….
di Leoniero Dertona
Ieri alle 18 si è riunito il direttivo della BCE che ha voluto subito rispondere alla decisione della Corte Costituzionale tedesca subito, con un comunicato secco, di cui qui vi proponiamo un estratto:
Il Consiglio direttivo rimane pienamente impegnato a fare tutto il necessario nell’ambito del suo mandato per garantire che l’inflazione salga a livelli coerenti con il suo obiettivo a medio termine e che le azioni di politica monetaria intraprese nel perseguimento dell’obiettivo di mantenere la stabilità dei prezzi siano trasmesse a tutte le parti del economia e in tutte le giurisdizioni dell’area dell’euro.
Nel dicembre 2018 la Corte di giustizia dell’Unione europea ha stabilito che la BCE agisce nel rispetto del suo mandato di stabilità dei prezzi.
La risposta della BCE è coerente con il proprio senso di indipendenza e con il proprio mandato, e, soprattutto, su come le autorità europee percepiscono il diritto: chiaramente per un ente europeo, che sia la Commissione, il MES o la BCE, la fonte massima del diritto giurisprudenziale non può che essere la Corte di Giustizia Europea, non una corte costituzionale nazionale, altrimenti si aprirebbero le porte a cento contestazioni. Però sappiamo che la Corte Costituzionale non la pensa assolutamente in questo modo ed ha intenzione, se la sua richiesta di spiegazione sulla proporzionalità e correttezza politica economica espansiva non troverà una corretta giustificazione, chiederà dl parlamento tedesco ed alla BundesBank di agire. Però si tratterebbe di azioni che andrebbero contro il principio di indipendenza della BCE, ed anche di uguaglianza degli Stati: se la Corte Costituzionale tedesca può contestare le decisioni della Corte di Giustizia Europea, perchè non può farlo l’equivalente organo francese, italiano o spagnolo?
Jens Weidmann, presidente della BuBa ha affermato che cercherà di compiere fino il fondo il mandato della corte costituzionale. Certo, per lui è facile, perchè è tedesco e da sempre contrario al QE di Draghi. Se il Board non volesse ascoltarlo e, soprattutto, per una questione di principio si rifiutasse di fornire spiegazioni allaCorte Costituzionale, che vadano oltre la normale cortesia istituzionale? Cosa pensa di fare ?
Quindi, come fa notare Handelsblatt, sicuramente questo pronunciamento della Corte Costituzionale aprirà le porte a numerose cause e contestazioni del diritto europeo: affermato una volta che la Corte di Giustizia Europea non è l’organo massimo, perchè la stessa giurisprudenza non dovrebbe essere applicata altrove?
La Merkel ha affermato che “Analizzerà la sentenza”, ed il suo partito, la CDU festeggia. Se domani ci fosse un secco rifiuto del Board BCE di obbedire alle richieste della Corte Costituzionale riderebbe ancora? E, soprattutto, con quale diritto loro si impongono come gli unici signori della BCE? |
https://www.ilsole24ore.com/
7 maggio 2020
Lagarde alla Corte tedesca: «La Bce va avanti imperterrita, è indipendente e risponde al Parlamento europeo». Enria: banche sono solvibili
di Isabella Bufacchi
Il presidente della Bce Christine Lagarde conferma che la Bce continuerà a fare tutto il necessario: è indipendente, risponde al Parlamento europeo sotto la giuristizione della Corte di giustizia europea
Alla domanda: risponderà la Bce ai rilievi della Corte federale costituzionale tedesca, Christine Lagarde non ha avuto esitazione a rispondere: la Bce, come le altre banche centrali, è «indipendente». La Bce è un’istituzione europea, che risponde al Parlamento europeo e che opera sotto la giurisdizione della Corte di giustizia europea.
In una videoconferenza organizzata da Bloomberg sulla riapertura dell’economia e sulla protezione della salute pubblica, nella pandemia del coronavirus, Christine Lagarde ha detto che la Bce ha già un organo al quale riferisce sulle misure intraprese e gli strumenti utilizzati, e questo è il Parlamento europeo. «Ogni tre mesi faccio una relazione al Parlamento europeo - ha detto la numero uno della Bce». Di fronte al Parlamento, la Bce spiega come analizza, «soppesa, misura» gli strumenti che utilizza per la sua politica monetaria.
Dopo l’altolà della Corte costituzionale tedesca, che ha messo in dubbio il rispetto del mandato e del Trattato del programma di acquisti di titoli di Stato Pspp nel QE della Bce, Lagarde ha assicurato che la Bce «continuerà a fare tutto il necessario e tutto quello di cui c’è bisogno per centrare l’obiettivo del suo mandato e assicurarsi che la sua politica monetaria raggiunga tutti Stati dell’area dell’euro».
In risposta a questo shock della crisi pandemica «senza precedenti e in queste circostanze eccezionali», la Bce, ha scandito Lagarde, «chiaramente» deve andare al di là degli strumenti normali e convenzionali, deve utilizzare strumenti di natura altrettanto eccezionale che sono «calibrati e disegnati» con un livello di deviazione e margini di manovra appropriati al contesto. Con questa precisazione, la presidente ha messo al riparo il Pepp, il programma per l’emergenza pandemica di acquisti netti di attività per 750 miliardi lanciato a fine marzo, dal rischio di eventuali rilievi futuri della Corte tedesca.
In risposta a domande più pressanti sulla politica monetaria della Bce all’ombra della sentenza di Karlsruhe, Lagarde è ulteriormente chiarito: «La Bce è guidata dal suo mandato, che è quello di un’inflazione vicina ma poco sotto il 2%. E continueremo a fare tutto il necessario per centrare questo obiettivo con strumenti «la cui proporzionalità, misurazione, calibrazione, valutazione» sono tutti fattori che vengono dettati dalle circostanze. E le circostanze dello shock pandemico senza precedenti sono straordinarie, eccezionali, e così gli strumenti utilizzati dalla Bce.
Banche: non ci sono problemi solvibilità, no minacce stabilità sistema
Sul fronte credizio la Bce, in una valutazione scritta dal responsabile della vigilanza Enria e dal membro del board Bce Mersch a Dombrovskis e Gentiloni si legge: «Non ci sono problemi di solvibilità delle banche che pongono minacce sistemiche alla stabilità del sistema bancario della zona euro». |