https://fulviogrimaldi.blogspot.com 11/08/2020
Beirut come Belgrado, Kiev, Teheran, Bengasi, Damasco. Minsk come Caracas. Roma come allora. Anzi peggio di Fulvio Grimaldi
I “comunisti” neocon del Terzo Millennio e i loro “rivoluzionari”
Le rivolte in cui il giornale, peggio mimetizzato da indipendente, o di sinistra, si riconosce sono altre. Tutte di destra estrema. Quelle i cui fili dipartono dalla Vedova Nera, il mostro letale che fa tessere la sua tela a Langley, Wall Street, Pentagono, Bilderberg, Davos. Parliamo dei “rivoluzionari libici”, così omaggiati da Rossana Rossanda, dei vari “colorati” alla Otpor, dei “ribelli democratici” di Hong Kong o Portland, di “Black Lives Matter”, Me TooI e affini. E, si parva licet, delle nostrane Sardine, anch’esse fasulle e dunque di vita brevissima, rispetto a quella dei nobili pesci di cui avevano usurpato il nome.
Infatti il “falso scopo”, il governo di Hassan Diab, non esattamente un apparato da “Città del Sole”, ma neanche il responsabile della catastrofe, si è dimesso. Si arriverà ad elezioni che produrranno risultati sgraditi alla teppa di Soros e una nuova affermazione di Hezbollah. Per cui ci sarà la rivolta dei “brogli”, con dietro ovviamente tutto il servitorame della stampa occidentale. Intanto Israele, elefante nella stanza che nessuno vede, è uscito di scena. Sparite tre invasioni sanguinarie, attentati a gogò, bombardamenti, quotidiane violazioni della sovranità, provocazioni, eccidi, sabotaggi, Sabra e Shatila, le infami armi proibite, le mine anti-bambini….
La Serbia messa in ginocchio dalle bombe Nato (e del sinistro D’Alema, invocate dall’ecologo Alex Langer e dall’editorialista del “Foglio”, Adriano Sofri) e, subito, i violenti tumulti di Otpor, specialisti addestrati da generali della CIA. In Honduras golpe militare con morti e feriti, ordinato da Hillary e Obama, e successiva jacquerie di bande di marginali guidati da un dirigente del Mossad. A Bengasi assalti di sicari islamisti armati a stazioni di polizia, aeroporti, caserme, bombe francesi e poi Nato e mercenariato terrorista in arrivo da Qatar, Tunisi, Colombia, che da Bengasi muove verso Tripoli. Così a Deraa, cecchini infiltrati in cortei di protesta pacifica che sparano ai manifestanti come ai poliziotti, risposta molto contenuta del governo e, subito, bombe e tagliagole da mezzo mondo fatti passare per “ribelli”. E se non si può innescare l’operazione con le bombe, si applicano sanzioni mostruose che provocano devastazioni sociali, da imputare al governo contro cui scatenare le turbe “pacifiche”.
A Beirut, ripetuti tentativi dell’Occidente, dei sauditi e di Israele di mandare il paese, segmento importante dell’Arco della Resistenza (non solo scita), a gambe all’aria con mariuoli e spie infiltrati in tutti i gangli dello Stato, governanti corrotti lapidatori delle grandi ricchezze del paese (tipo i due “sauditi” Hariri) e, soprattutto, un’invasione israeliana dopo l’altra, attentati di indubbia matrice finalizzati alla stessa destabilizzazione. Infine, l’apocalisse del 4 agosto e successiva ripresa dei tumulti dei soliti noti, comandati dalle solite centrali. Obiettivo, non la riunione di tutte le forze sane e patriottiche del paese a contrastare la cospirazione dalla chiara paternità del perenne carnefice, ma un governo responsabile di non aver sorvegliato 3000 tonnellate di nitrato d’ammonio e di aver così favorito l’immane esplosione del deposito.
Il ritorno della “Grandeur”
Lukashenko, come Vucic di Serbia, ha l’imperdonabile colpa di governare un paese che, situato, come Ucraina, i Baltici, i Balcanici, addosso alla Russia, diversamente dagli altri va per conto suo (anche rispetto a una gelosissima Russia) e non marcia sotto le insegne a stelle e strisce. Anzi non pratica nemmeno il turbocapitalismo neoliberista e, crimine assoluto, non ha seguito le procedure da Coronavirus, finendo meglio in termini di contagi e decessi, a dispetto di niente lockdown, campionato di calcio con pubblico e parata nazionale con folla. Salvando così l’economia dei suoi piccoli e medi e non finendo con l’affamare il popolo. Quelli che all’umanità danno esempi del genere (vedi Nicaragua, Svezia, tanti paesi africani, Giappone più o meno) fanno uscire dai gangheri la Vedova Nera. Da cui le livide scempiaggini che vi arrivano dai nostri schermi e giornali. Come dall’impeccabile democratico Ignazio La Russa.
Italia peggio di allora
Non fosse che poi le cazzate le paghiamo sulla nostra pelle, ci sarebbe da farsi prendere da crampi spasmodici di riso a seguire le imprese del nostro regimetto. Pare un istrice con gli aculei puntati in tutte le direzioni. Vittima, insieme a tutta la confraternita del buon vaccino, di una tranvata come quella, a Berlino, del milione degli anti-pandemia di balle (si ripete il 29 agosto!), ha reagito da vipera pestata sulla coda. Ritorsione al veleno sono i nuovi picchi di contagi, di positivi (gente che non ha niente, ma viene dichiarata malata dal tampone) e di morti (tuttora negati all’autopsia e onni-includenti). E ovviamente non c’è niente da temere dei cari migranti che arrivano come cavallette, chi con Covid, chi indirizzato alla mafia nigeriana e che il manifesto vuole disseminati sul territorio anzichè concentrati nei lazzaretti-bomba galleggianti. La colpa è tutta di quegli scapestrati che si sono permessi una vacanza a Monaco, o in Istria. La colpa è dei giovani, meno vittime dell’ipnosi di massa diffusa dai gas propagandistici e che perciò si riuniscono al mare, o in piazza. Vivono, come ne hanno diritto. E’ dunque occorre abbassare di colpo l’età media dei contagiati, dei positivi, qualunque cosa queste due parole false e bugiarde significhino. Ormai solo i boccaloni masochisti ci credono, e il picco rischia di essere quello della gente che ha capito come contagiati, positivi e decessi si producano inclinando di qua o di là il pallottoliere dei tecno-scienziati, a seconda se le persone siano sufficientemente spaventate, o si danno alla presa di coscienza.
Modello Italia
Ma il buffo, o, se volete, lo scandalo sta nel come nei confronti degli sparapanzane nominatisi esperti, lo sparamanette al governo rivendichi il primato delle fandonie e i suoi lustrascarpe mediatici ce lo assecondino. Così quando i titani della scienza chiedono la zona rossa per due centri lombardi stroncati da guai cardiorespiratori, innescati dalla camera a gas in cui sono stati ridotti a vivere dallo “sviluppo”, il tirannello leguleo traccheggia, misurando i pro e contro rispetto ai competitors lombardi e all’opinione pubblica. Poi, come nel caso dei trafficanti di presunti naufraghi di Open Arms, per cui se l’è cavata con grande eleganza morale scaricando il “sequestro” sul solo Salvini, piagnucola che non glie l’avevano detto. Credibile e nobile, in entrambi i casi, quanto Sciaboletta quando separa il suo destino da quello del Duce. Sono mediocri, ma sanno essere feroci, certi aspiranti caudilli.
Cos’è che gridava l’astuto Bracardi?
Infinitamente sospetto di complotto contro tutti noi, già solo per aver secretato gli atti che hanno sconvolto e, perlopiù, rovinato la vita degli italiani da zero a cent’anni, solo per obbedire a chi ci ritiene tutti obsoleti e ridondanti, quest’omino in preda alla sindrome di Caligola, senza averne le qualità, ha poi disatteso il minimo di credibilità attribuibile al Comitato tecnico-scientifico. Quando questo suggerì di limitare la reclusione alle tre regioni infette, travalicando quel minimo di oculatezza scientifica, chiuse in casa e perseguitò per strada 60 milioni di italiani, fin nelle regioni dove il Covid non s’era neanche affacciato al cancello. Il motivo essendo – e qui da ridere c’è davvero poco – non l’epidemia e la protezione da essa, bensì una prova generale di ingegneria sociale destinata a ridurre i cittadini in sudditi, reclusi, se del caso e puniti, annullati in quanto faccia e persona, peggio, molto peggio del grezzo fascismo. Proprio come previsto per tutti dalla Vedova Nera. Ingegneria sociale inghirlandata da bonus a tutto spiano, compreso quello che assegnava 600 euro, poi 1000 alle partite Iva in difficoltà. Solo che questi, non si sa se più ruffiani o pasticcioni, a tale bonus non hanno fissato un tetto. E così se lo sono fregati cinque parlamentari e 2000 amministratori sul territorio. Degna classe dirigente, degna di degno premier. E’ il “Modello Italia”, bellezza
“In galeeera!”
Allora, con la scusa di salvarci dal nazifascismo, ci misero in mano a quelli della trasumanza nel biotecnofascismo, la cui preparazione fu affidata a mafie, Vaticano, Gladio, governanti arruolati da costoro. Il che dovrebbe portare Pippo Conte e un sacco di gente sotto processo e noi al Manzoni dell’Adelchi, un genio più veggente di Tiresia.
Roma: “Il forte si mesce col vinto nemico, Col novo signore rimane l’antico; L’un popolo e l’altro sul collo vi sta. Dividono i servi, dividon gli armenti; Si posano insieme sui campi cruenti D’un volgo disperso che nome non ha…
Passa la voglia di ridere anche ascoltando che allo Spallanzani, nella fregola di arrivare primi col vaccino, danno 700 euro al “volontario (diciamo pure morto di fame) che rischia la ghirba accettando di sottoporsi alla sperimentazione del vaccino. E’ dichiarato impunemente “genetico” e sperimentato solo in vitro e sui disgraziatissimi animali, detti altamente rassicuranti per quanto diversissimi dall’uomo. Genetico vuol dire che riguarda la mappatura genomica, quella che produce profili genetici. Il vaccino genetico li può modificare. E così avremo finalmente l’”uomo nuovo”. Quello che era quasi riuscito al Talidomide della farmaceutica tedesca Chemie Gruenenthal, con i suoi neonati focomelici e privi degli arti. Peccato che venisse ritirato dal commercio nel 1961.
Il suo blog: https://fulviogrimaldi.blogspot.com/
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