http://www.asianews.it/it.html 14/02/2020
Coronavirus: le borse cinesi si stabilizzano. L’economia data in recupero a fine anno
Shanghai e Shenzhen recuperano quasi ai livelli precedenti il Capodanno lunare. Le autorità cinesi continuano a iniettare liquidità nel sistema. L’economia del Paese dovrebbe crescere del 5,5% nel 2020, dopo un calo nel primo trimestre.
Dopo il rallentamento di ieri, 13 febbraio, dovuto secondo gli analisti all’impennata di contagi e vittime registrata nel Paese a causa del coronavirus di Wuhan, Shanghai e Shenzhen a metà pomeriggio si mantengono in territorio positivo (+0,38% la prima, +0,44% l’altra).
Le borse cinesi continuano a recuperare dopo il crollo del 3 febbraio dovuto alla crisi epidemica che ha provocato sinora quasi 64mila contagiati e circa 1400 vittime. Trascorsi dieci giorni dalla loro riapertura, si avvicinano ora ai livelli raggiunti prima della pausa per il Capodanno lunare e la chiusura imposta dal governo. Il recupero è attribuito alle iniezioni di liquidità decise dalle autorità. Dopo un primo stimolo di 1000 miliardi di yuan (158 miliardi di euro), la Banca popolare cinese ha emesso sul mercato internazionale obbligazioni a breve scadenza del valore di 30 miliardi di yuan (circa 4 miliardi di euro). Il Fondo monetario internazionale prevede un recupero dell’economia cinese (e anche di quella globale) nella seconda parte dell’anno. La direttrice generale del Fondo, Kristalina Georgieva, ha dichiarato il 13 febbraio che in base a una prima stima, la seconda economia mondiale dovrebbe compensare in modo rapido le perdite subite in questo periodo. Un gruppo di 40 economisti sentito da Reuters prevede che nel primo trimestre del 2020 la crescita del Pil cinese calerà al 4,5% dal 6% dell’anno precedente, se la diffusione del virus sarà contenuta entro l’inizio della primavera, il livello più basso dal 1990. Per l’intero anno è stimata al 5,5%, lontana dagli obiettivi fissati dal governo. Nella peggiore delle ipotesi, con una crisi che si prolunga nel tempo, la crescita nel primo trimestre dovrebbe attestarsi al 3,5%, e per tutto il 2020 intorno al 5%. Dato il suo crescente sviluppo negli ultimi anni, il settore dei servizi è quello che potrebbe subire i danni maggiori dal protrarsi dello stallo economico in cui si trova il Paese.
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