Fonte: johnhelmer.net https://comedonchisciotte.org/ 19 Aprile 2019
Il caso di Julian Assange mette gli USA di fronte alla giustizia inglese, c’è qualche possibilità che possa essere scarcerato? di John Elmer Scelto e tradotto da Markus
Il procedimento contro Julian Assange (nell’immagine qui sopra il 3° da sinistra) lo terrà nel Regno Unito per almeno diciotto mesi, probabilmente per due anni, forse tre, secondo i più noti avvocati londinesi. Il Regno Unito avrà allora un nuovo governo; anche gli Stati Uniti.
Nel frattempo, gli avvocati di Assange si stanno preparando a dimostrare che l’incriminazione statunitense per cospirazione e hackeraggio informatico potrebbe essere sostituita dall’accusa di spionaggio. Una cosa del genere, argomenteranno, obbligherebbe la Corte dei Magistrati di Westminster a respingere la domanda di estradizione degli Stati Uniti. Inoltre, presenteranno le prove sulla motivazione politica da parte degli Stati Uniti nella persecuzione di Assange e sulle violazioni americane degli standard inglesi ed europei per un processo equo in un tribunale indipendente ed imparziale. È probabile che presieda l’udienza lo stesso presidente del tribunale, Emma Arbuthnot. È improbabile che il processo inizi prima di dicembre di quest’anno.
Più funzionari del governo britannico e statunitense si schierano pubblicamente contro Assange e sostengono le motivazioni dell’atto di accusa, più probabilità di successo avrà il suo caso in tribunale. L’annuncio, la settimana scorsa, tramite una lettera aperta al Ministro dell’Interno che settantuno membri del parlamento britannico si erano opposti all’estradizione di Assange negli Stati Uniti, limita ulteriormente lo spazio di manovra ai procuratori del Regno Unito e ai legali che testimonieranno in tribunale a favore degli Stati Uniti.
Invertendo la loro campagna che, tra il 2010 e il 2012, aveva bloccato il mandato di estradizione svedese, gli avvocati di Assange si stanno anche mobilitando per far tornare i procuratori svedesi a Londra con un nuovo mandato, in modo da poter prolungare la battaglia legale londinese quanto basta per arrivare alla nuova tornata elettorale britannica. Se questa dovesse essere vinta da Jeremy Corbyn e il Partito Laburista formasse un nuovo governo, Assange potrebbe beneficiare di un trasferimento del suo procedimento legale ad un tribunale britannico, e quindi essere rilasciato.
“La rabbia nei confronti quest’uomo è straordinaria,” spiega un importante avvocato londinese esperto di estradizioni. “Ora avrà bisogno di un patrocinio legale molto specialistico, e Assange dovrà pagarselo. Ma, parallelamente, ci sarà la campagna di pubbliche relazioni che amplificherà il problema politico, sopratutto per il Partito Laburista. Il caso Assange rappresenterà per ogni elettore britannico l’idea di ciò che [il presidente Donald] Trump e gli Americani stanno facendo al mondo. [Il presidente del tribunale Emma] Arbuthnot non ha paura di prendere decisioni che potrebbero essere impopolari. Ma, per quanto sia indipendente, su di lei la pressione di non deliberare contro gli Stati Uniti sarà enorme.”
“La stessa cosa vale per il sistema giudiziario britannico. O i tribunali si piegano agli Stati Uniti o al movimento anti-americano. Ci vorrà tantissimo tempo e sarà un enorme spreco di denaro pubblico.”
Era stata la sconfitta di Assange presso la Corte Suprema, il più importante dei tribunali britannici, il 30 maggio 2012, che aveva causato, dopo pochi giorni, il suo trasferimento all’ambasciata dell’Ecuador a Londra e la sua richiesta di asilo, che si è concluso la scorsa settimana. Il testo integrale della sentenza è qui.
All’epoca, il caso verteva sulla questione tecnica legale di “autorità giudiziaria”; cioè se il mandato di arresto dei procuratori svedesi nei confronti di Assange per le accuse di molestie sessuali e stupro fosse legale nel Regno Unito. La corte aveva deciso che lo era, ma era stata una decisione non unanime. Dei giudici, due su sette si erano espressi a favore di Assange.
Le accuse svedesi si basavano sulla denuncia di due donne per fatti avvenuti in Svezia nell’agosto del 2010. Questo succedeva cinque mesi dopo l’inizio della pubblicazione da parte di Assange dei files dell’esercito americano ottenuti da Chelsea Manning, il più importante dei quali era il filmato segreto di un attacco eseguito da un elicottero dell’esercito americano contro alcuni civili iracheni che aveva portato alla morte di 18 persone, la prova di un vero e proprio crimine di guerra. L’atto d’accusa americano contro Assange, rilasciato la scorsa settimana, fissa la data dei presunti reati commessi insieme a Manning tra il 2 e il 10 marzo 2010. Questa data si rivelerà in seguito importante nei procedimenti legali britannici, perché il luogo dove si trovava Assange nel marzo 2010 non è specificato nell’accusa degli Stati Uniti.
Un articolo del New York Times rivela che [in quel periodo Assange] era a Londra. Se si trovava nel Regno Unito quando si erano verificati i presunti reati e se stava pubblicando [i files riservati] dal Regno Unito, allora i suoi avvocati faranno di tutto affinchè il foro appropriato per un processo basato sulle accuse degli Stati Uniti sia un tribunale britannico, non uno americano. “L’appropriatezza forense,” afferma una fonte legale di Londra, “ha prevalso di recente, ma, finora, solo per i cittadini britannici che operano nel Regno Unito.”
La fonte afferma che se Assange fosse in grado di vincere l’argomentazione forense, ottenendo che il procedimento legale riguardante le accuse americane venga trasferito nel Regno Unito, spetterebbe al Direttore dei Pubblici Ministeri (DPP) decidere se aprirlo o no. Se il governo conservatore, nel momento in cui il DPP dovesse affrontare una decisione su Assange, fosse già stato sostituito da uno laburista, il primo ministro Corbyn avrebbe l’autorità per fermare il procedimento. “Non deve fare i conti con la giustizia nel Regno Unito,” ha affermato sabato il principale difensore londinese di Assange, Geoffrey Robertson QC [Queen’s Counsel] (minuto 19:40). “La giustizia che sta affrontando è la giustizia, o l’ingiustizia, americana … Spero che i giudici britannici abbiano abbastanza fiducia nella libertà di informazione per respingere la richiesta di estradizione … Ho fiducia in loro. Ma, se ho fiducia nella Corte Suprema degli Stati Uniti è tutta un’altra questione.”
Robertson intende dire che la prima linea di difesa per Assange sarà quella di mettere sotto processo gli Stati Uniti presso la Corte dei Magistrati in base alle accuse di persecuzioni motivate politicamente, torture (di Chelsea Manning) e abusi multipli da parte dei tribunali statunitensi in casi correlati alla sicurezza nazionale. In breve, le motivazioni dell’articolo 6. Stiamo parlando dell’articolo 6 della Convenzione sui Diritti Umani dell’Unione Europea; questa è incorporata nella Legge sui Diritti Umani del Regno Unito del 1998.
Il giudice Emma Arbuthnot (a destra) è stata chiara in due sentenze dell’anno scorso, [deliberando] che il governo russo non aveva superato un test chiave su questo standard. Nel caso di un mandato di arresto russo per frode e appropriazione indebita nei confronti di un dirigente ed ex-CEO di Rosneft, Andrei Votinov, la Arbuthnot aveva concluso che “questo è uno di quei casi eccezionali in cui l’imputato [Votinov] ha dimostrato che esiste un rischio reale che possa subire un flagrante diniego di giustizia se dovesse essere estradato nella Federazione Russa.” Sebbene la Arbuthnot avesse deliberato contro gli esperti che ribadivano la presenza di motivazioni politiche nel caso contro Votinov, aveva respinto il mandato di arresto. I dettagli e la sentenza della Arbuthnot sono qui.
“In questo caso ci sono prove di uno stretto legame tra la grande impresa e la politica”, aveva deciso la Arbuthnot. “Il professor Sakwa dice che Votinov aveva resistito alle macchinazioni politiche del signor Sechin ed è per questo che viene perseguito. Nella Federazione Russa è spesso difficile distinguere tra politica e affari e quindi trovo che le circostanze stabilite dal professore, se provate, potrebbero rientrare nella definizione della sezione 81 [dell’Extradition Act]. In ogni caso, non trovo prove sufficienti per sostenere la richiesta di estradizione.”
Nel caso del presunto truffatore russo Ilya Yurov, la Arbuthnot aveva accettato le prove degli esperti sulle condizioni delle prigioni russe. Aveva anche riconosciuto che i tribunali russi sono suscettibili alle pressioni del governo nei casi ad alto profilo. “Non riesco a capire come non possano esserci pregiudizi nei suoi [di Yurov] confronti … c’è il rischio reale che possa subire un flagrante diniego di giustizia. Il suo sarebbe un processo ad alto profilo di particolare interesse [per lo stato russo] e queste sono circostanze eccezionali.” Yurov era stato liberato dall’obbligo cauzione e la richiesta di estradizione russa respinta. La storia è qui.
Per la prima volta in un tribunale internazionale i legali di Assange sosterranno che, in questo caso, i pubblici ministeri e i tribunali statunitensi non sono migliori di quelli russi; nel processo contro Assange e Manning sosterranno che quelli americani sono peggiori. “Gli Stati Uniti arriveranno al processo molto ben preparati,” afferma un avvocato londinese. “È raro che una corte britannica deliberi contro gli Stati Uniti, sebbene ciò sia accaduto di recente in circostanze diverse. La Arbuthnot ha ristretto la definizione di ciò che in questi casi è ‘politico.’ Non riesco a vedere [Assange] spuntarla sulla questione della presunta prevenzione da parte degli Stati Uniti.”
Baltasar Garzon, l’ex magistrato spagnolo che ora rappresenta Assange in Ecuador, ha preannunciato la presentazione di prove sulle manipolazioni operate dal governo USA in Ecuador per forzare l’espulsione di Assange dall’ambasciata. “Le minacce contro Julian Assange per motivi politici e la persecuzione da parte degli Stati Uniti”, ha detto, “sono più vive che mai. Recentemente, Wikileaks è stata definita un’organizzazione terroristica.” Gli avvocati che si occupano di estradizione e di diritti umani non direttamente coinvolti nel caso Assange sono certi che la sua vicenda si trascinerà nei tribunali britannici per molto tempo, ci vorranno anni per dibattere tutte le argomentazioni presso la Corte dei Magistrati, nell’Alta Corte e nella Corte Suprema. [Gli esperti] sono divisi su quello che, secondo loro, sarà l’esito per Assange. Sono in pochi a credere che un giudice britannico possa decidere che i pubblici ministeri e le corti statunitensi non sono migliori delle loro controparti russe, e possano respingere la richiesta di estradizione nei confronti di Assange.
C’è più fiducia, tuttavia, che su una argomentazione più ristretta, che gli avvocati chiamano ‘regola di specialità,’ i giudici britannici possono decidere in favore di Assange. Secondo il trattato di estradizione fra Regno Unito e Stati Uniti del 1972, una delibera del Parlamento del 2003 e diverse decisioni dei tribunali britannici, è illegale per gli Stati Uniti accusare, processare e condannare un individuo per un reato diverso da quello per il quale era stato estradato dal Regno Unito. “Accordi speciali” o “regole speciali” devono quindi applicarsi anche al caso Assange, ribadiscono i legali. Essi riportano un caso dell’Alta Corte del 2006, quando era arrivata una richiesta di estradizione dal Regno Unito per due persone accusate di frode negli Stati Uniti. “Gli Stati Uniti sostengono”, aveva deliberato la corte, “di rispettare la regola di specialità, come regola del diritto e della correttezza internazionale, nei suoi processi e nelle condanne di coloro che sono stati estradati. Ciò è stato fortemente contestato in questo appello … [gli imputati hanno sostenuto che] gli Stati Uniti hanno abitualmente violato lo spirito e lo scopo della regola di specialità … La più grave delle accuse particolareggiate era che il governo USA avrebbe cercato e le corti americane avrebbero sostenuto una condanna basata su un’accusa che avrebbe sostituito i presunti reati per i quali l’estradizione era stata, a tutti gli effetti, rifiutata dal governo del Regno Unito.” La sentenza completa è qui.
Il giudice, in quel caso, aveva deciso che non esistevano prove sufficienti per sostenere l’argomentazione riguardante la regola di specialità e aveva consentito l’estradizione negli Stati Uniti. Aveva però anche ribadito che un’accusa sostitutiva non sarebbe stata legalmente accettabile in un tribunale degli Stati Uniti o del Regno Unito “se ci fossero state prove che il governo del Regno Unito aveva obiettato o si era opposto ad essa.” Gli esperti londinesi sono critici nei confronti delle speculazioni dei media secondo cui l’attuale accusa americana nei confronti di Assange è un falso e verrà sostituita da una nuova accusa di spionaggio una volta che sarà in mani americane. Robertson, su Assange, è molto più cauto. Ha ammesso che i pubblici ministeri statunitensi potrebbero voler sostituire l’accusa attuale, ma fa capire che questo sospetto verrà messo alla prova in tribunale. La sua tesi allora sarà che non si può escludere che gli Americani richiedano l’autorizzazione per una nuova accusa. Questa argomentazione è la migliore possibilità di rilascio per Assange.
John Elmer Link: http://johnhelmer.net/the-julian-assange-case-now-puts-the-us-on-trial-in-a-british-court-is-there-a-get-out-of-jail-card-for-assange/ 14.04.2019 |