http://www.labottegadelbarbieri.org/ http://contropiano.org/ 18 Settembre 2019
«Una ferita italiana», di Lisa Camillo di Carlo Brini Comitato Scienziate/i contro la guerra
Un libro che indaga su «I veleni e i segreti delle basi NATO in Sardegna: l’inquinamento radioattivo e l’omertà delle istituzioni»
Emigrata in Australia da bambina e divenuta professionista a tutto campo – scrittrice, produttrice, documentarista, antropologa, criminologa – Lisa Camillo è rientrata recentemente in Sardegna per girare un documentario sulla Costa Smeralda. Il documentario diventa invece «Balientes» (in sardo: i valorosi, i temerari), la narrazione della rivolta non violenta della popolazione di Orgosolo contro la creazione di un poligono militare negli anni ’60.
Grazie alle origini sarde, all’impegno, all’empatia e alla serietà nelle ricerche conquista la fiducia delle persone con le quali è venuta in contatto, raccogliendo molto materiale interessante, reso fruibile in una sintesi appassionata nel libro «Una ferita italiana» per denunciare e documentare ciò che spesso non viene portato all’attenzione di chi vive fuori dalla Sardegna. Oltre a una recentissima (primavera 2019) rassegna di cronaca delle udienze del processo sugli inquinamenti ambientali del Poligono Interforze di Quirra e ai lavori della Commissione di inchiesta sull’uranio impoverito, nel libro sono descritti molti riferimenti, sia storici che collegati a vicende che hanno visto coinvolti ricercatori, uomini politici e società civile, rappresentando così anche un ottimo esempio di come esercitare la memoria, al di là delle commemorazioni istituzionali.
E’ auspicabile che l’impegno e la passione della Camillo nel produrre questo lavoro possano proseguire anche in futuro, quando il processo di Quirra sarà terminato, per continuare a documentare le vicende della Sardegna e dei suoi abitanti.
|