http://www.asianews.it/it.html 30/04/2019
Card Sako: al-Baghdadi tenta di alimentare guerre e tensioni
Dopo mesi di silenzio, ieri il leader dello Stato islamico è tornato a farsi sentire in un videomessaggio. Il Califfo ha esaltato gli attacchi in Sri Lanka a Pasqua e rilanciato il jihad in Medio oriente e Africa. Patriarca caldeo: “Le autorità musulmane hanno il compito e la responsabilità di sconfiggere questa ideologia”.
Questo genere di messaggi giungono “in generale in concomitanza con il periodo di Ramadan”, il mese sacro di digiuno e preghiera islamico. Con tutta probabilità, l’obiettivo è alimentare “le guerre e le tensioni nella regione” e, pensando ad un Occidente “laico e sempre meno attento ai valori spirituali e morali”, il tentativo di “seminare terrore ovunque”. È quanto sottolinea ad AsiaNews il patriarca caldeo card Louis Raphael Sako, commentando la diffusione avvenuta ieri da parte dello Stato islamico (SI; ex Isis) di un messaggio da parte del leader e “califfo” Abu Bakr al-Baghdadi. Nel video, diffuso dai media ufficiali del movimento jihadista, egli promette vendetta per la perdita dei territori negli ultimi due anni in Siria e Iraq.
Per il porporato, i radicali islamici vogliono affermare che “nessuno può garantire la sicurezza dei luoghi di culto e delle persone”. Del resto, aggiunge, anche se “a livello militare l’Isis come forza jihadista è stata sconfitta, le bande armate e le persone affiliate restano ovunque, a causa di una ideologia che non è stata certo sradicata. E basta una persona per ucciderne tante altre”.
Dopo una rapida ascesa fra la seconda metà del 2014 e il 2105 in Siria e Iraq, arrivando a conquistare metà del territorio e macchiandosi di crimini gravissimi contro l’umanità, i jihadisti hanno perso progressivamente terreno. Oggi controllano una piccola area a cavallo fra i due Paesi; tuttavia, l’ideologia resta viva e la sconfitta militare non cancella la minaccia.
Su leader al-Baghdad pende una taglia di 25 milioni di dollari; a più riprese egli è stato dato per morti o ferito. In questo nuovo video, il leader dell’Isis ammette la sconfitta a Baghuz, ultima roccaforte nella regione. La propaganda jihadista afferma che il filmato, rilanciato sul portale del gruppo al-Furqan, è stato girato ad aprile, ma non vi sono elementi certi per confermare la data.
Analisti ed esperti Usa sono al lavoro per accertare la veridicità del video, in cui il “Califfo” afferma che gli attacchi a Pasqua in Sri Lanka sono una vendetta per la caduta dell’ultimo bastione in Siria. Egli sottolinea inoltre l’alleanza con i gruppi miliziani in Burkina Faso e Mali e cita infine le proteste in Sudan e Algeria, aggiungendo che il jihad è la sola soluzione contro i “tiranni”. Verso la fine del filmato scompare l’immagine e resta solo l’audio di al-Baghdad intento a discutere degli attentati nel Paese asiatico.
“L’ideologia radicale islamica - spiega il card Sako - è ancora diffusa e gode del sostegno, anche finanziario, di diverse persone. Una visione jihadista, permeata di vendetta e che nega i valori spirituali”. Il modo di pensare degli estremisti, prosegue, si basa “su testi del settimo secolo, più che sullo status quo” e i luoghi di culto in questo contesto diventano un bersaglio privilegiato.
“Le autorità musulmane - afferma il primate caldeo - hanno il compito e la responsabilità di sconfiggere questa ideologia, che si basa su una interpretazione rigorosa della legge islamica e impone la violenza ovunque”. “Bisogna diffondere - conclude il porporato - una cultura del rispetto, della libertà, del dialogo. È necessario rispettare la vita e il bene comune, il pieno sviluppo delle persone e dei gruppi che compongono la società”.
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