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Cile: approvata l’accusa costituzionale contro l’ex Ministro dell’Interno di Redacción Chile
L’ex Ministro dell’Interno Andres Chadwick è stato sanzionato oggi con 23 voti contro 18 e nessuna astensione dai senatori cileni, che hanno approvato l’accusa costituzionale già passata alla Camera dei deputati, per la sua responsabilità politica nei riguardi delle violazioni dei diritti umani avvenute nel paese a partire dal 18 ottobre, per i morti, i feriti, i torturati e i violentati e in generale per la violenza perpetrata dallo Stato contro i manifestanti. Per non aver fatto tutto ciò che era in suo potere per impedire ai Carabineros di agire con la brutalità che si è vista nelle ultime settimane.
Per un paese così abituato all’impunità, la cui élite politica è stata tanto favorita, questa sentenza rappresenta anche un simbolo che qualcosa di nuovo sta cominciando a svolgersi all’interno di entrambe le camere, dove gli strumenti a disposizione della democrazia cominciano ad essere utilizzati per sanzionare la violenza esercitata dallo Stato. L’ex ministro non potrà ricoprire alcuna carica pubblica – elettiva o per nomina – per un periodo di cinque anni.
Giovedì 13 dicembre la Camera dei Deputati dovrà discutere se approvare o meno un’altra accusa costituzionale, quella presentata dai parlamentari del Frente Amplio e del Partito Comunista contro il Presidente Sebastián Piñera.
Nonostante la clamorosa sentenza, l’ex ministro Andres Chadwick non ha riconosciuto né si è assunto la responsabilità dei brutali abusi sanzionati e tanto meno quella dell’assassinio di Camilo Catrillanca (giovane attivista Mapuche ucciso dalla polizia, N.d.T.), punto di riferimento delle manifestazioni popolari dell’ultimo anno.
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