Fonte: Tercera Informacion https://www.controinformazione.info/ 10 Dicembre 2019
Inizia una nuova era in Argentina: assumono l’incarico Alberto e Cristina Fernandez Traduzione di Luciano Lago
Gli argentini vivranno ancora una volta un evento storico, l’inizio di un altro ciclo di governo che questa volta porterà una nuova era di speranza per il Paese e la Patria Grande. Con un Sud America in ebollizione, scosso da un colpo di stato in Bolivia e dallo scoppio delle rivolte sociali contro le politiche neoliberiste attuate contro i popoli, l’Argentina inizierà questo periodo con Alberto e Cristina Fernández, ai quali molti rimettono tutta la loro fiducia per uscire dall’abisso e la latente incertezza economica. Quattro anni difficili di un governo che lascia molto a desiderare, quello di Mauricio Macri, che presenterà oggi gli attributi presidenziali a un uomo che dopo essere entrato nella Casa Rosada come capo di gabinetto di Néstor Kirchner, tornerà ora come presidente, insieme a una ex presidente di cui Fernandez era stato anche suo ministro. Per quei paesi massacrati oggi da governi neoliberisti che favoriscono gli interesi del grande capitale e opprimono coloro che hanno meno reddito, la speranza di una nazione storicamente conosciuta per le sue lotte sociali, per essersi ribellata ad una dittatura militare che fa ancora male, è una grande boccata d’aria in questi tempi così convulsi per l’Argentina stessa e per tutta la regione. Il sole della bandiera blu e bianca coprirà questo giorno anche segnato dai raggi infuocati di un’estate già sentita, mentre dalle prime ore centinaia di persone stanno aspettando per le strade per questo evento. Come è emerso, la cerimonia dell’assunzione, alla presenza di leader ospiti che sono già nel paese, come il presidente cubano Miguel Díaz-Canel e altri alti funzionari delle nazioni vicine, avrà due fasi, la prima al Congresso e la seconda alla Casa Rosada. In quella piazza, nelle immediate vicinanze del quartier generale del governo, di fronte all’emblematica Plaza de Mayo, e oggi senza le barriere poste dal precedente esecutivo, questo pomeriggio si aspetta una grande festa per accogliere i Fernández, come i loro sostenitori li hanno battezzati . Peronisti in Argentina. Fernandez e Cristina
Il ritorno del peronismo, quell’eredità politica ereditata dal defunto presidente Juan Domingo Perón, impone nuove sfide e lotte dure, soprattutto per un governo che dovrà fare quasi un miracolo e resistere oggi a un paese che si trova super indebitato (da Macrì) per finanziamenti del Fondo monetario internazionale. Con l’esperienza di uno statista e stratega politico come Cristina Fernández, otto anni presidente di questo paese, e la guida di Alberto Fernández, questo binomio sa bene cosa dovrà affrontanre e, come ha detto il nuovo presidente, “non siamo improvvisati”. Oggi inizia una nuova fase in cui i nuovi governatori cercheranno di lasciarsi alle spalle le tariffe pubbliche in aumento costante, per vedere a poco a poco come gli stipendi sono stati svalutati rispetto al dollaro, quando le fabbriche si sono chiuse e molti lavoratori sono rimasti per strada, mentre la vita diventa più costosa di giorno in giorno, e ci sono emergenze immediate, tra cui cercare di aiutare coloro che sono stati colpiti più duramente. Fernández e il suo nuovo gabinetto, che presterà giuramento in questo giorno, hanno compiti prioritari come l’avvio del settore industriale e aiutare le persone più colpite dal governo uscente, a cui si dice addio martedì lasciando questo un triste record di quasi 16 milioni poveri. Un triste lascito dei neo liberisti di Macrì. Al di là di un’industria anestetizzata e di un’economia in rosso, un’altra delle insidie che il nuovo governo argentino dovrà affrontare è il panorama regionale. Alberto e Cristina e tutti coloro che compongono il “Frente de Todos” si aspettano di sollevare l’Argentina e hanno qualcosa di molto importante a loro favore, molto necessario in questi tempi, l’unità compatta della loro forza politica, che potrà repirare anche al Congresso, dove quello spazio sarà la maggioranza al Senato e la prima minoranza in Deputati a partire da oggi. Con l’impegno politico, etico e morale di resistere al paese in modo che il “neoliberismo non ritorni mai”, Alberto e Cristina aprono oggi una nuova strada per questa nazione dell’America Australe e con essa la speranza dell’amata Patria Grande. |