https://www.maurizioblondet.it/ 9 Aprile 2018
Bisogna riconoscerlo. E’ la nazione ebraica che è preda della sua sete di sterminio, di eliminazione fino all’ultimo superstite nemico immaginario. Come sappiamo, questa fame di sterminio è coltivata e raccomandata nella Torah, dall’ordine di cancellare “la memoria di Amalek da sotto il cielo” (Deuteronomio 25, 19) al Libro di Ester: dove questa concubina di un re persiano lo manipola fino al punto da fargli firmare un editto imperiale che permette agli ebrei – minacciati da un primo ministro inventato, Haman, prototipo di antisemita – di far impiccare Haman,e (su richiesta della concubina insaziabile) i suoi dieci figli; gli ebrei “esultano di gioia e poi si abbandonano a un tremendo eccidio nei confronti dei loro nemici, non solo cittadini comuni, ma anche governatori e satrapi delle province: il massacro si scatena a Susa e nelle altre città persiane e travolge anche i dieci figli di Haman, che vengono a loro volta appesi al patibolo. Assuero chiede ad Ester che cosa possa fare ancora per lei, e la donna gli chiede un altro giorno di tempo, affinché le stragi possano proseguire: il terrore di pagani è così grande che molti di essi decidono di convertirsi al giudaismo per il terrore della morte”. Gli ebrei celebrano la strage dandosi all’ubriachezza “fino a non distinguere più chi è Haman (il nemico) e chi Mardocheo (il loro eroe sterminatore)”. Insomma tanto da affondare nella sbornia la coscienza. E’ questa l’origine della festa di Purim: una festa del vino nuovo celebrata da tanti popoli mediterranei, che nell’ebraismo diventa una festa dello sterminio.
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Ogni volta che gli ebrei hanno “comandato nel mondo”- per lo più da dietro, come suggeritori della superpotenza dell’epoca – hanno esercitato il loro potere come genocidio. Dalla persecuzione di Nerone (“gestito” dalla giudaizzante Poppea) che ha sterminato migliaia di cristiani con raffinata crudeltà, fino alla strage di Mamilla 614, quando Gerusalemme fu conquista dai Sassanidi . Costoro – grati perché gli ebrei di Babilonia li avevano aiutati a vincere i bizantini – lasciarono che gli ebrei governassero sulla città (“Regno ebraico di Gerusalemme”, 6014-619), ed essi come prima azione del loro ritrovato potere fecero quel che un testimone oculare descrisse così: «Gli ebrei riscattarono i cristiani dalle mani dei soldati persiani, pagando un alto prezzo, e li massacrarono con grande gioia alla Piscina di Mamilla, che si riempì di sangue». Gli ebrei fecero strage di 60.000 cristiani palestinesi solo a Gerusalemme. La popolazione del mondo era allora di circa cinquanta milioni di persone, un centesimo della popolazione attuale. Nel 1915, quando i Giovani Turchi (ossia i laicisti cripto-giudei Dunmeh) presero il potere sull’impero ottomano con un colpo di Stato, organizzarono anzitutto il genocidio degli armeni, i quali per gli ebrei (anche quelli “ortodossi”) erano “Amalek di questa generazione”, da cancellare totalmente: e furono, in pochi mesi, quasi due milioni di morti.
Fonti: Terminator mode https://www.maurizioblondet.it/israele-entrata-terminator-mode/
Il libro di Ester vuol dimostrare che «di fronte a un ebreo si è impotenti» https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=42394
I Giovani Turchi, la massoneria, gli armeni. Le ragioni dell’odio
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