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14/05/2019
Danneggiate quattro petroliere nel Golfo. Fonti Usa accusano l’Iran
Nel mirino due petroliere battenti bandiere saudite, una norvegese e una degli Emirati Arabi Uniti. Abu Dhabi parla di episodio “grave”. Teheran auspica una inchiesta approfondita per fare chiarezza. Fonti giornalistiche smentirebbero la versione dell’incidente. Il segretario di Stato Usa a Bruxelles in cerca di alleati per la guerra alla Repubblica islamica.
Quattro navi commerciali sono state oggetto di misteriosi “atti di sabotaggio” al largo degli Emirati Arabi Uniti, nel contesto di una situazione di tensione fra Stati Uniti (e alleati arabi) e Teheran che non accenna a diminuire. Secondo quanto riferiscono le autorità di Riyadh e Abu Dhabi il danneggiamento, le cui circostante restano misteriose, sarebbe avvenuto il 12 maggio scorso e ha riguardato due petroliere battenti bandiere saudite, una norvegese e una degli Emirati Arabi Uniti.
Il primo a parlare dell’incidente nelle acque del Golfo è stato il ministro dell’Energia degli Emirati Khaled al-Falih, secondo cui “due petroliere saudite sono state oggetto di atti di sabotaggio nella zona economica esclusiva (ZEE) degli Emirati Arabi Uniti, al largo della costa dell’emirato di Fujaïrah“. Le imbarcazioni, aggiunge, “erano sul punio di entrare nel Golfo d’Arabia”.
Abu Dhabi non ha voluto fare i nomi dei possibili autori del danneggiamento, ma parla di episodio “grave” che determinerà delle conseguenze. In realtà, alcune immagini rilanciate sempre ieri dall’Associated Press (Ap) smentirebbero la versione del sabotaggio e le navi oggetto del (presunto) attacco non mostrerebbero danni evidenti sulle fiancate.
Una fonte ufficiale degli Stati Uniti a Washington - senza fornire prove a sostegno - accusa l’Iran e i suoi alleati, che avrebbero usato esplosivo per colpire le quattro imbarcazioni. In realtà, dalle foto satellitari fornite dalla Maxar Technologies, azienda con base nel Colorado, rivelano un piccolo danno, che potrebbe aver causato fuoriuscita di greggio, solo nella petroliera degli Emirati A. Michel. Le altre tre navi, invece, risultano integre o senza danni evidenti.
Intanto le autorità iraniane hanno invocato l’apertura di un’inchiesta, rivendicando la propria estraneità ai fatti. “Questi incidenti nel mare dell’Oman sono allarmanti e disdicevoli” ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, il quale mette in guardia contro “l’avventurismo (di alcuni attori) stranieri” per destabilizzare la regione. Immediata la replica dell’omologo degli Emirati, il quale assicura che “l’inchiesta sarà condotta in maniera professionale”, ma Abu Dhabi avrebbe già “la propria versione dei fatti e le proprie conclusioni”.
La denuncia del sabotaggio è coincisa con la visita ieri a Bruxelles del segretario di Stato americano Usa Mike Pompeo. Il capo della diplomazia Usa ha incontrato gli omologhi dell’Unione europea (Ue) per discutere di “questioni urgenti, ovvero l’Iran e l’accordo nucleare. Nel contesto dell’incontro [organizzato “in tutta fretta” come accusa il capo della diplomazia Ue Federica Mogherini] è emersa ancora una volta la sostanziale differenza di visioni fra le parti con l’Europa impegnata a salvare ciò che resta dell’accordo nucleare (Jcpoa). E gli Stati Uniti alla ricerca di un pretesto per colpire la Repubblica islamica.
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maggio 14, 2019
Attacchi alle Petroliere negli Emirati Arabi. Vi ricordate il golfo del Tonchino?
by Guido da Landriano
Una delle soddisfazioni di scrivere su Scenari è di poter cogliere segnali ed eventi che, nello stridore vuoto dei media italiani vanno persi. Fabio Lugano ha scritto domenica scorsa sugli attacchi a petroliere nei porti degli Emirati Arabi nel Golfo Persico, nel porto di Fujairah, evento prima smentito e poi confermato dalle autorità locali e dall’Arabia Saudita, a cui appartenevano due delle quattro petroliere danneggiate. Ora iniziano, come prevedibile e come riportato sul Wall Strett Journal, le reazioni delle autorità USA, che prendono la palla al balzo.
Come dice il giornale:
Un funzionario degli US, che ha declinato il nome, non ha fornito dettagli su quanto precisamente stabilito o su una possibile risposta degli Stati Uniti. Ha affermato che l’America, nella scorsa settimana, ha inviato una portaerei, una nave da assalto anfibio ed una task force di bombardieri ed un sistema antimissile nella regione, dopo che informazioni di intelligence hanno messo in luce che l’Iran è una minaccia alle sue forze. Trump ha affermato: “Qualsiasi cosa facciano, la pagheranno cara.Vedremo cosa accadrà”
L’avvertimento di Trump viene due giorni dopo una simile comunicazione da parte del Segretario di Stato Pompeo, che, non dimentichiamolo, è stato anche a capo della Cia, secondo cui ogni minaccia da parte dell’Iran riceverebbe una risposta diretta ed immediata.
L’Arabia parla di “Danni importanti” alle struttture delle navi colpite, ed abbiamo anche i primi video sui fatti.
Joyce Karam
Second Video from #Fujairah incident shows damage to 1/2 Saudi oil tankers Al Marzoqah. Earlier video showed Norwegian vessel damaged. 4 vessels affected near #UAE: 17:25 - 13 mag 2019
Chiaramente i paesi sunniti si sono buttati a capofitto sulla questione, minacciando di utilizzare la forza per difendere i propri interessi. Ecco un altro video dei danni alla petroliere, in questo caso una battente bandiera norvegese:
EHA News
#BREAKING The Norwegian ship "André Victoria", which was subjected to subversive acts in the #Fujairah against four ships near the territorial waters of the #UAE, received a powerful blow that almost led her to sank, according to a video footage obtained by Russia Today - 14:02 - 13 mag 2019
L’Iran nega assolutamente di avere qualsiasi ruolo in questa vicenda e di non aver preso parte a nessun attacco, anzi mette in guardia “Potenzze Straniere” dall’avventurismo nella regione. Certo sarebbe piuttosto strano per l’Iran, già sottoposto a sanzioni, si metta anche a compiere atti aggressivi nei confronti dei vicini. Questo avrà importanza? No.
Chi si ricorda del “Golfo del Tonchino” del 1964? In un momento in cui gli USa volevano poter avere le mani più libere per agire in Vietnam “Crearono” o “Incentivarono” un attacco Nord Vietnamita al cacciatorpediniere Maddox. Per chi volesse saperne di più due video, uno in italiano ed uno in inglese, sull’incidente del Golfo del Tonchino.
Video: La Guerra del Vietnam - ed ecco in inglese: The Gulf of Tonkin Resolution
Insomma già Fedro diceva che al lupo non mancano le scuse per attaccare l’agnello, anche se spesso non si capisce chi sia l’uno e chi sia l’altro. In questo caso però l’attacco del lupo porterebbe all’esplosione del prezzo del petrolio, che già supera i 61 dollari sul WTI, nel momento in cui la crisi venezuelana è ancora aperta…. Una vera gioia per i prezzi energetici. |