12 Novembre 2019 – Middle East Eye

Israele assassina a Gaza l’importante leader della Jihad Islamica Bahaa abul-Ata
di Moatasim Dalloul da Gaza

http://nena-news.it/

12 nov 2019

 

Israele uccide uno dei leader del Jihad a Gaza, raid anche a Damasco

di Michele Giorgio.

 

Nella notte omicidio mirato nella Striscia di Bahaa Abu al-Atta, colpito dalle forze speciali israeliane nella sua casa. Preso di mira anche un secondo comandante del gruppo in Siria.

 

Roma, 12 novembre 2019, Nena News –

 

Durante la notte Gaza è stata teatro dell’omicidio mirato di Bahaa Abu al-Atta, uno dei leader dell’organizzazione palestinese Jihad Islamica. L’uomo è stato ucciso nella sua casa insieme alla moglie, nel quartiere di Shajaye. Un secondo raid avrebbe avuto luogo a Damasco, prendendo di mira un altro leader del movimento.

Immediata la reazione palestinese, con lancio di razzi verso Israele. Due miliziani in moto sarebbero stati uccisi da Israele mentre tentavano di lanciare dei missili. Del timore di un’escalation e la fine della calma apparente che sta caratterizzando in questi mesi Gaza e dei motivi dietro le operazioni israeliani, abbiamo parlato con il direttore di Nena News,

 

Ascolta: La corrispondenza del direttore Michele Giorgio

http://nena-news.it/israele-uccide-uno-dei-leader-del-jihad-a-gaza-raid-anche-a-damasco/

 

PIC - Quds Press – Infopal - 12 nov 2019 - All’alba di martedì, un attacco aereo israeliano ha ucciso Bahaa Abul Ata, un comandante di spicco delle Brigate Quds, l’ala armata del movimento del Jihad islamico, nella parte orientale di Gaza. Il ministero della Sanità a Gaza ha reso noto in una dichiarazione che un raid israeliano nella città di Gaza ha ucciso Abul Ata e sua moglie, e ha aggiunto che altri due cittadini sono rimasti feriti nell’attacco aereo. L’ala armata del movimento del Jihad ha affermato che Abul Ata, 42 anni, è stato ucciso in un “tentativo di assassinio codardo a al-Shujaiah nella parte orientale di Gaza”.

Il comunicato ha annunciato la massima allerta in tutti i suoi ranghi e ha promesso una “rappresaglia sconvolgente”, sottolineando che il “nemico criminale avrà la responsabilità dei risultati di tale aggressione”. L’assassinio di Abul Ata è il primo tentativo del genere dalla guerra israeliana di Gaza del 2014. L’esercito israeliano ha affermato che l’assassinio è stato coordinato tra l’esercito e la sicurezza generale e che è stato approvato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu. Nel frattempo, un altro attacco aereo israeliano alla capitale siriana, Damasco, anche all’alba di martedì, ha preso di mira la casa di Akram al-Ajouri, membro dell’ufficio politico del Jihad islamico, uccidendo Muadh, il figlio di Ajouri, e ferendo sua moglie

 

Quds Press – Infopal - 12 nov 2019 - Cinque palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti, martedì, in una serie di attacchi israeliani contro diverse aree della Striscia di Gaza. Il ministero della Sanità palestinese ha confermato l’uccisione di un giovane palestinese in una nuova incursione israeliana, che ha portato a cinque il numero delle vittime dall’alba di martedì. Il ministero ha dichiarato in un comunicato che il palestinese “Zaki Mohammed Adnan Ghanama (25 anni), è morto nella Striscia di Gaza settentrionale”. Martedì all’alba, l’esercito israeliano ha iniziato un’aggressione militare contro la Striscia di Gaza, assassinando Bahaa Abu al-Atta, un alto comandante delle Brigate Al-Quds, l’ala armata del Jihad islamico, in un raid in una casa a est di Gaza, che ha portato alla sua morte e a quella di sua moglie (Asma Abu al-Atta). In risposta all’assassinio di Abu al-Atta, le Brigate Al-Quds hanno avviato il lancio di decine di razzi verso le aree israeliane.

 

PIC - Quds Press - Infopal - 9 nov 2019 - Decine di cittadini palestinesi sono rimasti feriti venerdì, quando le forze d’occupazione israeliane hanno represso violentemente le proteste settimanali della Grande Marcia del Ritorno, vicino al confine di Gaza. Il ministero della Sanità di Gaza ha dichiarato che 69 palestinesi sono stati feriti con munizioni letali e gas lacrimogeni. Migliaia di palestinesi hanno marciato per l’82° venerdì della Grande Marcia del Ritorno, lungo il confine tra la Striscia di Gaza ed i Territori palestinesi occupati nel 1948. Dall’inizio delle proteste al confine, le forze israeliane hanno ucciso 328 palestinesi e ne hanno feriti circa 32 mila.

 

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