Memo

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7/8/2019

 

Le bombe a gas sono diventate l’arma israeliana per uccidere i manifestanti della Grande marcia del Ritorno

 

B’Tselem, organizzazione israeliana per i diritti umani, martedì ha reso noto che i candelotti di gas lacrimogeni usati per disperdere i manifestanti sono diventati un’arma israeliana per uccidere i manifestanti delle marce del Ritorno nella Striscia di Gaza. Sette palestinesi sono infatti deceduti a causa delle ferite dal marzo dello scorso anno.

“Almeno sette delle oltre 200 persone morte nella Grande Marcia del Ritorno sono state uccise dalle bombe a gas che hanno colpito i loro corpi”, ha detto B’Tselem in una nota.

Secondo l’organizzazione israeliana, i dati dell’OCHA (Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari nelle Nazioni Unite) indicano che ci sono più di 1600 casi colpiti e feriti da bombe lacrimogene.

“Il lancio di bombe a gas fa parte della politica che Israele ha attuato da più di un anno vicino all’area di confine con la Striscia di Gaza.

“Questa politica è contraria alla legge e all’etica in quanto consente il ferimento di persone isolate che non rappresentano una minaccia per nessuno”.

L’organizzazione ha osservato che da quando le manifestazioni sono state avviate, in occasione dell’anniversario della Giornata della Terra, il 30 marzo 2018, e fino alla fine di giugno di quest’anno, le forze israeliane hanno ucciso 216 palestinesi, tra cui 43 minorenni, e hanno ferito migliaia di altri.

L’organizzazione ha sottolineato che “anche i mezzi per disperdere le manifestazioni sono stati trasformati in un’arma letale, incluso il gas lacrimogeno, sebbene questo non sia preposto a ferire i corpi umani”.

I palestinesi stanno prendendo parte alle marce del Ritorno vicino alla barriera di confine della Striscia di Gaza, chiedendo il ritorno dei rifugiati nelle loro città e villaggi e la fine dell’assedio.

(Palestinesi usano la fionda per rimbalzare il candelotto di gas lacrimogeno alle forze di sicurezza israeliane durante una protesta all’interno della “Grande marcia del ritorno” vicino al confine Israele-Gaza, nella parte orientale di Rafah. Gaza, il 31 maggio 2019.

 

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