Fonti: Global Times News Front Check Point Asia https://www.controinformazione.info/CINA 12 Agosto 2019
Le tecniche della sobillazione attuate dagli Usa in Russia e Cina di Luciano Lago
Impossibilitati ad affrontare militarmente il blocco-Cina Russia, divenuto ormai troppo forte anche a giudizio degli strateghi della Casa Bianca, gli Stati Uniti hanno adottato una strategia di attacco dall’interno con tattiche molto simili a quelle impiegate in Ucraina ed in altri paesi dell’Europa dell’Est al fine di produrre un cambio di regime.
Arresti di dimostranti a Mosca Il NED fra le altre cose promuove le manifestazioni di protesta in Russia e convoca i corrispondenti dei media occidentali in modo che questi possano dare il massimo risalto a tali manifestazioni anche quando queste non sono particolarmente affollate, come le prime svoltesi a Mosca nelle scorse settimane che vedevano una presenza di circa 750 fra giornalisti, corrispondenti, reporters ed operatori dei media occidentali. Il tutto molto ben organizzato.
La mano degli USA su Hong Kong In un altro scenario, quello di Hong Kong, dove da settimane si verificano disordini e rivolte dei manifestanti contro l’autorità regionale, con il pretesto di un provvedimento di legge che prevedeva l’estradizione dei residenti daHong Kong alla Cina continentale (per determianti crimini), i diplomatici del Consolato USA ad Hong Kong sono stati beccati con “le mani nella marmellata”. I diplomatici dell’Ambasciata USA sono stati infatti sorpresi in riunione con i leader della protesta cinese, in un Hotel di lusso, mentre organizzavano e coordinavano lo sviluppo delle proteste secondo un piano già predisposto, come si evince anche dalle foto pubblicate e diffuse dalle autorità di Pekino comparse con la dicitura “Forze straniere intervengono “.
Hong Kong. Diplomatica USA in riunione con i leaders delle proteste
Da parte loro i diplomatici USA hanno sostenuto che l’articolo pubblicato era “pericoloso per l’incolumità degli stessi diplomatici” ma non si capisce pericoloso per chi. Le accuse si sono incrociate ma la foto ha suscitato l’indignazione dell’opinione pubblica cinese che non apprezza le flagranti intromissioni degli USA negli affari interni della Cina.
Pechino ha convocato i diplomatici ed li ha diffidati di compiere altre azioni di intromissione nelle questioni interne dei Hong Kong e della Cina, pena la loro espulsione. Pechino si è dimostrata anche troppo tollerante con il piano di destabilizzazione attuato dagli USA e dal Regno Unito nella sua antica colonia.
I media occidentali hanno denunciato la presunta violenza poliziesca contro i manifestanti ma hanno ignorato i danni e le violenze perpetrate dagli agitatori contro la polizia e gli edifici pubblici. La Cina ha descritto queste azioni come il lavoro di sobillazione svolto dagli USA. Sono state pubblicate foto dove si vedono i manifestanti sventolare bandiere degli USA e del Regno Unito. Questo ha creato una forte reazione nelle autorità cinesi e nell’opinione pubblica che vede in modo palese le azioni destabilizzanti della quinta colonna anglo USA all’interno del proprio territorio.
Di sicuro questi episodi non faciliteranno il dialogo fra USA e Cina visto che Pechino sta predisponendo le sue contromosse rispetto alla guerra ibrida che Washington conduce da tempo con varie misure contro il gignte asiatico. Vista la potenza cinese, queste contromisure potrebbero essere molto dannose per l’economia e per gli interessi USA. Washington, a detta di molti osservatori, sta sottovalutando le conseguenze. |