Rete Europea di Solidarietà con la Rivoluzione Bolivariana
Bruxelles, 23 gennaio 2019

 

Gli Usa annunciano di voler rovesciare il governo del Venezuela

 

Juan Guaidò, capo della destra venezuelana si è autoproclamato “Presidente ad interim nel corso di una manifestazione di piazza. Il presidente Usa Donald Trump ha subito annunciato che riconosce Gaidò come presidente ad interim del Venezuela. Trump ha definito “illegittimo” il presidente in carica Nicolas Maduro e ha detto che il parlamento guidato da Guaidò è “il solo ramo legittimo del governo debitamente eletto dal popolo venezuelano”. In pratica una dichiarazione aperta di sostegno ad un colpo di stato.

Qui di seguito un comunicato urgente della Rete europea di solidarietà con il Venezuela

Ieri sono definitivamente cadute tutte le maschere e l’Impero USA, per bocca del suo vicepresidente Mike Pence, ha promosso apertamente un colpo di stato in Venezuela.

 

Guarda il video dell’intervento di Pence in televisione

https://www.facebook.com/100010141869738/videos/815246622156726/?id=100010141869738

 

L’intenzione è quella di dare legittimità alla figura di Juan Guaidó come presidente di un governo di transizione, benché non sia stato eletto dal popolo. Il tutto si accompagna a nuovi scenari di violenza organizzata da gruppi fascisti appoggiati dagli Stati Uniti, ad appelli ai militari affinché rompano l’ordine costituzionale e ai lacchè del Gruppo di Lima, che se ne vanno in giro per i paesi parlando del Venezuela, quando in realtà cercano solo copertura per i loro loschi affari.Uno scenario amplificato dall’apparato mediatico delle grandi corporazioni.

 

Non possiamo distogliere lo sguardo. Tornano alla mente le violenze (le guarimbas) del 2014 e, più recentemente, quelle del 2017 in cui ad essere colpito è stato soprattutto il popolo venezuelano (morti, feriti, blocchi stradali, attentati alle strutture pubbliche, alle università, agli asili nido, ai mezzi di trasporto, agli spazi culturali, il blocco delle forniture di alimenti, medicine, bancomat, servizi pubblici…). Vediamo che, ancora una volta, si cerca di trascinare il Venezuela in un’altra fase di tensione e scontro senza preoccuparsi del popolo, della democrazia o della libertà, perché ci sono davvero altri interessi in gioco .

Non possiamo tacere.

 

Ecco perché, dalla Rete Europea di Solidarietà con la Rivoluzione Bolivariana vogliamo nuovamente denunciare: le manovre degli Stati Uniti con i loro appelli per promuovere un colpo di stato in Venezuela; l’insistenza dell’Unione Europea nel parlare di “elezioni libere”, quando il popolo venezuelano ha deciso, il 20 maggio 2018, di ratificare nelle urne Nicolás Maduro come legittimo presidente costituzionale. Le oltre 80 organizzazioni che compongono la RED, esigono inoltre che qualunque “gruppo di contatto” eventualmente creato dalla Unione europea solo si adoperi ad accompagnare il popolo venezuelano in un processo di dialogo e di pace, nel rispetto delle azioni e delle misure che egli solo ha il diritto di decidere all’interno delle proprie normative.

 

Per questo motivo, rifiutiamo l’ingerenza imperialista, esigiamo il rispetto per la sovranità del popolo venezuelano e oggi, 23 gennaio, manifestiamo il nostro sostegno al Venezuela bolivariano.

 

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