http://contropiano.org/ 4 Novembre 2019
Vorrei che lei, senatrice Segre, sapesse…. di Patrizia Cecconi
Poi vorrei che Lei parlasse. Questo è solo uno dei mille e più di mille “piccoli” crimini quotidiani di uno Stato malato, lo Stato ebraico nel quale forse Lei, nonostante il suo dichiarato rispetto per i diritti umani, si riconosce. ** Sta girando un video orrendo, Senatrice. Il fatto risale a un anno e mezzo fa, ma è arrivato casualmente ora perché, passando di mano in mano, forse con tante risate, poi è arrivato nella mano sbagliata, quella umana! E’ uno dei tantissimi casi di quotidiano sopruso in Palestina. Un soldato dello Stato ebraico si diverte con un ragazzetto palestinese, uno studente che torna presumibilmente a casa dalla scuola, e lo umilia costringendolo a togliersi lo zaino di spalla e camminare a comando a braccia alzate. Fermarsi, tornare indietro, andare avanti e poi… semplicemente gli spara. Si diverte il soldatino, esattamente come in una sequenza del film Shindler list si divertiva un altro soldato, in un passato che Primo Levi ci invitava a ricordare perché mai più si ripetesse. Siccome, a differenza degli anni ‘40 del secolo scorso, il soldatino ebreo ha la tecnologia avanzata a portata di mano, non fotografa (come facevano i persecutori dei suoi nonni o bisnonni) la sua azione, ma la filma. E poi? e poi, come facevano con le foto anche gli “italiani brava gente” nella più lurida pagina della nostra storia coloniale, invia il video che, diciamocelo, è più emozionante di una semplice foto – ma allora i cellulari non c’erano – alla sua ragazza tramite whatsapp. E la ragazza gli risponde… I love you. E’ qualcosa di peggio dell’odio senatrice Segre, ma è qualcosa che induce all’odio. Dica qualcosa Senatrice, lo faccia per rispetto del suo passato se non vuol farlo per rispetto dei palestinesi schiacciati dall’occupazione israeliana!
Se vuol vedere il video le basta andare qui: https://qudsn.net/post/170198/ O, più rapidamente quì: https://youtu.be/ttcgJMTJrrw
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