http://ilpedante.org/ 02 ottobre, 2019
Esclusioni scolastiche e vaccinazioni: uno pseudopaper
In collaborazione con gli amici del Comitato “Libertà di scelta” ho cercato di quantificare nello pseudopaper sotto allegato gli effetti del decreto Lorenzin sul diritto all'istruzione pre-primaria dei bambini da zero a cinque anni (età a inizio anno scolastico). La stima ha prodotto un risultato di quasi 130.000 minori oggi esclusi de iure dalla possibilità di frequentare gli asili nido e le scuole d'infanzia. Centotrentamila. Come scrivo nelle conclusioni, si tratta di un fenomeno che «non ha precedenti, neanche lontani, nell’intera storia repubblicana e nazionale». Sono tanti, tantissimi i motivi per cui questo numero dovrebbe sbalordire, il primo dei quali è che... non sbalordisce nessuno. Già il fatto di averlo dovuto indovinare da pochi e reticenti trafiletti di giornale, e non da statistiche ufficiali, tradisce il tentativo delle autorità di nascondere l'enormità di ciò che sta avvenendo, di un'aggressione immotivata o almeno gravemente controversa ai diritti di un centinaio di migliaia di cittadini, oltretutto i più fragili. Un tentativo evidentemente ben riuscito, se queste masse di sub-cittadini non approdano sulle prime pagine o nel dibattito istituzionale se non nei termini diminutivi, paternalistici e denigratori di sparute frange di disinformati da rieducare alla «ragionevolezza» e alla «scienza» per gli uni, di rumorosi fanatici ossessionati da un «falso problema» per gli altri. Non ripeterò qui ciò che ho già scritto in un libro e in numerosi articoli, di come cioè l'obbligo vaccinale e la collegata condizionalità dei diritti sociali rappresenti il banco di prova oggi più avanzato di un attacco combinato alla democrazia (gloriandosi in modo esplicito del suo essere «non democratico»), ai cittadini (irregimentandone non più le idee o i patrimoni, ma direttamente la sostanza fisica in cui esistono) e la scienza, con l'intimidazione delle voci dissonanti e la forzatura di un falso consenso. Un attacco che, è bene ricordarlo, è solo agli inizi e il cui dispositivo promette di estendersi ben oltre le punture contro le pustole. A due anni dal varo del decreto Lorenzin e all'indomani della sua entrata a pieno regime appare vieppiù stomachevole e osceno l'atteggiamento di una classe politica tutta - tutta - intenta a sopire e troncare, troncare e sopire, a far passare per normale l'idea che all'improvviso si debbano medicalizzare, discriminare e perseguitare milioni di persone perché lo ha deciso la Casa Bianca, senza altro domandarsi.
Ma non ve la caverete, non ce la caveremo così. La storia insegna che quando mancano buoni argomenti - come è questo il caso - movimenti di resistenza così numerosi si possono sconfiggere solo con la repressione e le purghe. Proprio per evitare esiti così drastici e già invocati da troppe persone offro alla riflessione di tutti, lettori e decisori, la nostra analisi. |