https://scenarieconomici.it/ Ottobre 8, 2019
BREXIT: Johnson pronto a sabotare la UE se fosse concesso un nuovo rinvio. Guerra Governo Parlamento. by Fabio Lugano
Secondo diversi analisti politici , che hanno avuto accesso a documenti interni al governo, inglesi Boris Johnson si prepara a sabotare il funzionamento politico dell’Unione Europea nel caso vi fosse un ulteriore rinvio della Brexit. La possibilitò viene ad emergere dopo che il suo piano per un trattato con la UE è stato respinto da diversi ambienti a Bruxelles.
Johnson, secondo voci interne, si prepara anche a condizionare i rapporti con i paesi europei post Brexit sulla base del loro comportamento durante questa trattativa: i paesi che non collaboreranno con l’Unione nell’imposizione di un nuovo rinvio avranno un percorso preferenziale nella definizione dei successivi trattati ed accordi, mentre i paesi che appoggeranno l’eventuale rinvio avranno un trattamento peggiore. Praticamente il governo Johnson afferma che non chiederà mai nessun rinvio e che il “Surrendal act”, la legge che vorrebbe un rivnio nel caso di mancato accordo, non è una richiesta del governo, ma del parlamento, alla quale il governo è fermamente contrario. Praticamente, trattando con il Parlamento, avremmo un caso in cui i Paesi europei e l’Unione verrebbero a saltare il potere esecutivo, una mossa francamente non rispettosa delle vie diploatiche tradizionali e che autorizzerebbe un pericoloso dualismo politico nel Regno Unito: praticamente vi sarebbero due governi separati. Nel frattempo il Regno unito si prepara a veder saltare e fallire le trattative con l’Unione Europeo, in questa situazione confusa si è perfino parlato della nomina di Nigel Farage come commissario europeo nel caso di rinvio, un modo ulteriore per sabotare i processi europei ed obbligare ad una Brexit, in un modo o nell’altro. Il governo appare deciso a proseguire nell’uscita al 31 ottobre. Il Parlamento potrebbe fermarlo ponendo un voto di sfiducia, ma, in questo caso, non c’è nessuna certezza che si potrebbe formare una maggioranza alternativa e, dopo 14 giorni, ci sarebbero nuove elezioni che nessuno, a parte Johnson e Farage, sembrano volere. Del resto i sondaggi sanno i Conservatori in forte vantaggio e, nel caso di accordo con Farage, godrebbero di una maggioranza talmente schiacciate da poter governare in piena libertà, imponendo la Brexit che vuole.
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