https://scenarieconomici.it/ Luglio 3, 2019
NOMINE UE: Prima Parte la Ursula Von der Leyen di Guido da Landriano
Alla fine, come scrivemmo ieri, si è giunti ad una scelta sulla presidenza della Commissione, e pare anche sulla BCE. A presiedere al posto dell’allegro Juncker arriva la poliglotta e pasticciona Ursula von der Leyen, definita dal socialdemocratico Martin Schulz “Il nostro peggior ministro”. Questa volta un socialdemocratico potrebbe proprio aver ragione.
La Von Der Leyen è figlia d’arte, nel senso che suo padre era un politico CDU ed un alto funzionario a Bruxelles, a dimostrazione che di democratico nell’Unione non c’è nullao quasi. La sua carriera, sino ad ora, aveva raggiunto il suo culmine con la nomina a Ministro della Difesa della Germania, e la sua prova di governo è stata anche l’esempio del suo disastro.
Purtroppo, quando le sue capacità dirigenziali sono state messe in pratica, si sono rivelate per lo meno “Evanescenti” se non peggio. Le forze armate tedesche sono in uno stato che fa girare Von Moltke e Edwin Rommel nella tomba. Vediamo alcune notizie: - nel 2018 fece scandalo la notizia che di tutti gli Eurofighter in servizio solo quattro fossero pronti al volo per errori nella catena logistica, molto complessa, dei ricambi. La germania è stata costretta ad ordinarne altri 15 più moderni di corsa; - il famoso A400M da trasporto, costato miliardi e che dovrebbe essere la spina del trasporto militare, probabilmente non sarà mai in grado di far fronte ai suoi doveri; - la classe di nuovissime fregate F125 Baden Wuttenberg, di grandi dimensioni (7600 ton), ma quasi prive di adeguato armamento difensivo, tengono il mare malissimo e sono inclinate di un grado permanentemente, ed il tentativo di vendita in Sud Africa ha generato forti sospetti di tangenti. - la Germania non ha abbastanza carri armati equipaggiati per far fronte agli obblighi difensivi della NATO…
I vertici militari, fra cui l’ex consigliere militare della Merkel, Vlad, hanno denunciato la situazione tragica della difesa, dovuta sia alla politica al risparmio, sia all’incapacità gestionale nella Leyen che ha accentrato tutte le procedure decisionali trasformando l’esercito in una gigantesca ed inefficiente macchina burocratica.
Quindi una grandissima pasticciona, che però ha anche alle spalle dei sospetti di una condotta non specchiata. Nel 2017 l’opposizione tedesca, dalla sinistra ai liberali, chiese una commissione d’inchiesta su un contratto da 390 milioni di euro, con la McKinsey, per un contratto riguardante le tecnologie avanzate non approvato dal comitato di controllo, e sull’assunzione di una ex dipendente della McKinsey come consulente del ministero. Insomma una figura poco amata in patria (la sua approvazione come ministro è del 23%) di capacità dubbie ed onestà non esattamente specchiata. Però essere “Il peggior ministro tedesco” è sufficiente per la nomina, perchè tedesco. Ora la sua nomina dovrà essere approvata anche dal parlamento, dove il passaggio non appare propriamente scontato dato che i socialdemocratici vogliono farle pagare il fallimento del candidato Timmermans, quindi il passaggio non è scontato.
(E l’Italia? noi non avevamo candidati con possibilità politiche, ed il fatto di aver mandato a rotoli il patto di Osaka è già buono. Poi Conte deve aver ricevuto garanzie su una buona nomina a commissario e qualche altra questione di nostro interesse)
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