Fonte: Domenico Rondoni https://www.ariannaeditrice.it/articoli/ 06/06/2019
Ricapitoliamo di Domenico Rondoni
Ci fanno entrare nell'euro con un rapporto debito/pil piu alto di tutti. In questi 25 anni difficilissimi aumentiamo il rapporto debito/pil di meno di tutti.
E ora ci aprono una procedura di infrazione per DEBITO ECCESSIVO!?!?
Cioé.. è come se convinco uno zoppo a fare i cento metri con i normodotati, lo zoppo facendo un miracolo e lasciandoci quasi le penne arriva primo, ed io gli azzoppo pure l'altra gamba perché non ha fatto il record del mondo!!
Ma ci rendiamo conto in che gabbia di matti ci hanno cacciato? Se questi non capiscono che il cosidetto debito pubblico è uno STRUMENTO DI CRESCITA ECONOMICA che va GESTITO ed AUMENTATO, non resta davvero altro da fare che evadere dal manicomio.... |
www.francescocarraro.com https://scenarieconomici.it/ Giugno 5, 2019
Liberatrice illimitata di ultima istanza di Francesco Carraro
Questo è un articolo per soli adulti impegnati. Ergo, astenersi perditempo, minori non accompagnati e soprattutto quelli che “abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità” oppure “l’Italia deve tornare credibile presso i mercati” o, ancora “ci vuole più Europa per uscire dalla crisi”. Qualche giorno prima delle elezioni ho preso parte a un dibattito sull’imminente appuntamento con Bruxelles in compagnia di esponenti di quasi tutto l’arco cosiddetto costituzionale: Partito Democratico, Forza Italia, Cinque Stelle, Lega. Ho posto a ciascuno di essi, e ripetutamente, in maniera quasi sgarbata, per quanto reiterata, una sola domanda: se vi offrissero una Banca Centrale Europea prestatrice di ultima istanza e garante assoluta dei debiti pubblici di tutti i paesi europei sareste definitivamente soddisfatti? Nessuno mi ha risposto e mi è rimasto il dubbio che non sapessero di cosa stavo parlando. Ma poi ho deciso che la ragione è un’altra. Il loro era un silenzio assenso. Certo che sarebbero soddisfatti, in modo bipartisan, categorico e, soprattutto, definitivo. Allora ho compreso a cosa sono serviti vent’anni di illusioni europeiste e almeno dieci di austerity col frustino.
Abbiamo discusso così tanto, così a lungo, in modo così approfondito del concetto di debito pubblico, deficit e sovranità monetaria che, oramai, a parte qualche sprovveduto col QI di una macaco, tutti hanno compreso un dato tecnico fondamentale: la banca centrale prestatrice di ultima istanza è lo scudo spaziale contro tutti gli spread e tutti gli speculatori del mondo. Per questo, il quesito di cui sopra è fondamentale: se ce la dessero, se collettivizzassero i debiti nazionali (come fece l’Italia unificata con i Regni conquistati dai sabaudi, ai tempi di Garibaldi) avrebbero altri seri motivi, i nostri partiti, per opporsi a “questa” Europa, al progetto paneuropeo? Il PD e Forza Italia, ovviamente, sono fuori discussione giacché di incertezze non ne hanno mai coltivate: lo status dell’Italia quale nazione dominata è iscritto nel loro DNA. Ma la vera tragedia è che – dinanzi a una BCE prestatrice illimitata di ultima istanza – probabilmente cadrebbero (quasi) tutte le riserve anche di tutti gli altri. Il che dimostra come tutto l’armamentario dei sedicenti “populisti” o “sovranisti” che dir si voglia si riduce a un’esigenza contabile, da bancari precari dell’età post-ideologica in cui viviamo.
Una volta c’erano gli statisti di testa e di cuore. Oggi ci sono rimasti quelli di panza, ma è tutta gente di sostanza. Capitolerebbero, e capitoleranno, anche loro davanti al bocconcino effettivamente succulento di una BCE liberata dai suoi limiti. E non vedranno alcuna ragione, a quel punto, per fare gli schifiltosi davanti al Grande Sogno. Potranno sottoscrivere persino lo striminzito programma di un piddino qualsiasi compendiabile nello slogan: siamo europei. Non gli verrà neppure in mente che ci sono motivi molto più profondi a militare a favore della resistenza nazionale. Per esempio il fatto che siamo, prima di tutto, italiani e francesi e tedeschi eccetera eccetera. E che l’unica forma di logica, dignitosa, pacifica cooperazione trans-nazionale sarebbe quella di una Comunità di Stati Indipendenti amici, solidali e collaboranti su pochissimi grandi temi e fieramente autonomi su tutto il resto: un’Europa liberatrice illimitata di ultima istanza.
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