http://www.greenreport.it/ 16 Luglio 2019
Un mondo sempre più ingiusto: la fame non accenna a diminuire mentre aumenta l’obesità di Umberto Mazzantini
Nel mondo ci sono 820 milioni di affamati e più di un miliardo di persone in sovrappeso … Oltre 820 milioni di persone soffrono la fame. Record in Asia, segue l’Africa, poi America Latina e Caraibi
Secondo il nuovo rapporto annuale “The State of Food Security and Nutrition in the World 2019. Safeguarding against economic slowdowns and downturns”, pubblicato da 5 Agenzia Onu – Food and Agriculture Organization (Fao), the International Fund for Agricultural Development (Ifad), United Nations Children’s Fund (Unicef), World Food Programme (Wfp – Pam) e World Health Organization (Who – Oms) – «Nel 2018 circa 821,6 milioni di persone non hanno avuto cibo a sufficienza, rispetto agli 811 milioni dell’anno precedente: l’aumento è stato registrato per il terzo anno consecutivo. Ciò evidenzia la grandezza della sfida di raggiungere l’Obiettivo di sviluppo sostenibile (Sdg) Fame Zero entro il 2030». Ma il rapporto evidenzia una tragica realtà fatta di ritardi e sottovalutazioni: «I tempi dei progressi fatti per dimezzare il numero di bambini rachitici e ridurre il numero di quelli con basso peso alla nascita sono troppo lenti, il che rende ancora più difficile raggiungere gli obiettivi nutrizionali dell’Sdg 2. Allo stesso tempo a queste sfide si aggiungono sovrappeso e obesità, che continuano ad aumentare in tutto il mondo, in particolare tra i bambini in età scolare e gli adulti. Le probabilità di insicurezza alimentare sono più alte tra le donne rispetto agli uomini in tutti i continenti, con il maggiore divario in America Latina». La Fao evidenzia che «La fame sta aumentando in molti Paesi in cui la crescita economica è in ritardo, in particolare nei paesi a medio reddito e quelli dediti prevalentemente al commercio internazionale di materie prime». Il rapporto annuale dell’Onu ha anche rilevato che «La disparità di reddito è in aumento in molti dei Paesi in cui la fame è in aumento, rendendo ancora più difficile per i poveri, i vulnerabili o gli emarginati far fronte a crisi e rallentamenti economici» e aggiunge che «In Africa la situazione è estremamente allarmante perché ha i più alti tassi di fame nel mondo, che continuano ad aumentare lentamente ma costantemente in quasi tutte le sotto-regioni e in particolare in Africa orientale, dove quasi un terzo della popolazione (30,8%) è denutrita. Oltre al clima e ai conflitti, l’aumento è favorito dal rallentamento e dalle crisi economiche. Dal 2011 quasi la metà dei Paesi in cui l’aumento della fame si è verificato in seguito a crisi o stagnazione economica erano africani». Il paradosso è che mentre i bambini africani e asiatici fanno ancora i conti con il rachitismo e il deperimento, «in Asia e Africa vivono anche quasi tre quarti di tutti i bambini sovrappeso del mondo, prevalentemente a causa dell’alimentazione scorretta». Nel mondo i bambini al di sotto dei 5 anni in sovrappeso (eccessivo peso rispetto all’altezza) sono 40 milioni (5,9%); i bambini in età scolare e adolescenti in sovrappeso sono 338 milioni, Gli adulti obesi nel mondo sono 672 milioni, il 13%, cioè 1 su 8. In tutto le persone sivrappeso sono più di un miliardo. “The State of Food Security and Nutrition in the World 2019” introduce un nuovo indicatore per misurare l’insicurezza alimentare a diversi livelli di gravità e monitorare i progressi verso l’Ddg 2: la prevalenza dell’insicurezza alimentare moderata o grave. La Fao spiega che «Questo indicatore si basa su dati ottenuti direttamente dalle persone tramite sondaggi sul loro accesso al cibo negli ultimi 12 mesi, utilizzando la nuova scala dell’insicurezza alimentare (Food Insecurity Experience Scale. FIES). All’Onu fanno presente che «Le persone esposte a moderata insicurezza alimentare affrontano incertezze rispetto alla loro capacità di procurarsi il cibo, e per sopravvivere hanno dovuto ridurre la qualità e/o la quantità di cibo che consumano».
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