Fonte: Al Masdar News https://www.controinformazione.info Gen 27, 2018
La Turchia richiede alle forze USA di abbandonare immediatamente Manbij (zona curda) Traduzione e sintesi di Luciano Lago
Damasco, Diria (05:35 PM) – Mentre le forze militari turche e alleate del cosiddetto esercito libero siriano (FSA) avanzano ulteriormente sulle posizioni curde nel nord della Siria, la Turchia ha invitato gli Stati Uniti a lasciare le proprie basi militari nel Distretto siriano di Manbij.
Gli Stati Uniti devono ritirare le truppe dalla regione settentrionale di Manbij in Siria e porre fine al loro sostegno alle milizie curde nella zona, lo ha richiesto in modo netto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu questo sabato.
Cavusoglu ha detto ai giornalisti sabato che gli Stati Uniti devono immediatamente ritirarsi dalla regione vicino alla città di Manbij, aggiungendo anche che Washington, che fornisce armi alle YPG, deve fermarsi. Il ministro degli esteri ha detto che la Turchia vuole vedere passi proattivi dagli Stati Uniti, non semplicemente promesse.
Il ministro turco Cavusoglu ha affermato che Ankara sta invitando gli Stati Uniti, i suoi alleati ufficiali della NATO, a cessare qualsiasi sostegno alle forze e alle milizie curde siriane.
La dichiarazione di Cavusoglu è arrivata poche ore dopo una chiacchierata telefonica ufficiale tra il portavoce presidenziale turco Ibrahim Kalin e il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Herbert Raymond McMaster sull’invasione turca in corso nel territorio siriano.
Si dice che McMaster abbia promesso durante il discorso che gli USA non avrebbero più fornito armi alle milizie delle YPG, mentre entrambi hanno concordato di aumentare il coordinamento e chiarire “malintesi” sulla Siria.
Mentre sia la Turchia che gli Stati Uniti violano il diritto internazionale entrando in Siria con forze militari senza il permesso di Damasco o un mandato delle Nazioni Unite, entrambi i paesi hanno interessi molto diversi nel paese.
Da anni gli Stati Uniti forniscono armi e addestramento alle milizie curde nel nord della Siria, causando preoccupazioni per il fatto che Washington sta cercando do provocare un’eventuale secessione delle terre occupate dai curdi dalla Siria. D’altro canto, la Turchia, dopo aver sostenuto i cosiddetti gruppi ribelli moderati come la FSA almeno dal 2015, cerca attivamente di impedire l’esistenza di un’area controllata dal YPG fino al confine meridionale, poiché vede le unità curde siriane come affiliate del Partito dei lavoratori del Kurdistan, che è attivo in Turchia ed è considerato da Ankara un gruppo terrorista che minaccia la sicurezza del paese. |