http://www.asianews.it/it.html 20/03/2018
La vittoria di Putin vista da occidente e da oriente
Le congratulazioni entusiaste di Xi Jinping, gli auguri educati dal Giappone e dalla Germania. L’Osservatorio per la sicurezza e la cooperazione in Europa critica le restrizioni alle libertà fondamentali. Le tensioni con la Gran Bretagna dopo l’avvelenamento di una ex spia. Studioso cinese: l’occidente attacca Russia e Cina di continuo; Mosca e Pechino devono allearsi.
Dopo la strabiliante vittoria con oltre il 76% dei voti, Vladimir Putin sta ricevendo applausi, auguri, ma anche freddi distinguo. Fra i Paesi che si sono congratulati per la sua vittoria vi sono Iran, Kazakistan, Bielorussia, Venezuela, Bolivia e Cuba. L’augurio più caldo è quello ricevuto dal presidente cinese Xi Jinping, il quale ha dichiarato che “il partenariato strategico di cooperazione fra Cina e Russia è al livello più alto nella storia [dei due Paesi] ed è un esempio che può costruire un nuovo tipo di relazioni internazionali”.
Il premier giapponese Shinzo Abe ha parlato al telefono con Putin, invitandolo a un maggiore impegno comune per denuclearizzare la penisola coreana. La Germania si congratula, ma mette anche in luce alcune differenze di vedute, soprattutto su Ucraina e Siria.
L’Osservatorio per la sicurezza e la cooperazione in Europa, pur ammettendo che le elezioni in Russia si sono svolte in modo equilibrato ed efficiente, ha fatto notare che nel Paese vi sono “restrizioni sulle libertà fondamentali di assemblea, associazione ed espressione, come pure sulla registrazione dei candidati”, tanto che vi è stato poco spazio per una genuina competizione.
La tensione fra Russia e occidente si è accresciuta in queste settimane dopo l’avvelenamento in Gran Bretagna di una ex spia, Sergei Skripal e di sua figlia Yulia. I media e la premier britannici affermano in coro che l’agente nervino utilizzato è simile “a quello che si produce in Russia”. Ma non portano prove effettive che l’avvelenamento è avvenuto per mano dei russi.
Secondo alcuni esperti vi è il tentativo di colpevolizzare Mosca per rendere più debole il suo successo in Siria e il suo sostegno al presidente Bashar Assad.
In questa situazione, è possibile che la Russia si rivolga e stringa maggiore alleanza con la Cina.
Ne è convinto Yang Jin, un ricercatore dell’Accademia delle Scienze sociali di Pechino. In un’intervista al Global Times, voce semi-ufficiale del Partito comunista cinese, egli spiega: “L’occidente sta facendo pressione sulle grandi potenze dei due Paesi nello stesso tempo, e ciò dà valore ai legami fra loro. La Russia sta ricevendo pesanti pressioni da quasi tutto il mondo occidentale”.
Nel 2017 la Russia e l’occidente si sono scontrati sulla diplomazia, la sicurezza, l’Ucraina, la Siria e perfino le Olimpiadi. Nello stesso tempo, gli Usa non hanno mai smesso di provocare la Cina sul Mar Cinese meridionale, e con il potenziamento dei rapporti con Taiwan.
Secondo Yang Jin, l’occidente sta forzando Cina e Russia a sostenersi reciprocamente.
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