Quds Press - 31/1/2018 - Un ragazzo palestinese di 16 anni, Laith Abu Na’im, ricoverato in ospedale con gravi ferite da arma da fuoco infertegli dalle forze israeliane durante scontri ad est di Ramallah, è deceduto martedì sera. Il ministero della Sanità palestinese ha dichiarato che l’adolescente è stato raggiunto alla testa dai proiettili israeliani durante gli scontri scoppiati nella cittadina di al-Mugheir. L’adolescente è stato subito ricoverato al Palestine Medical Complex di Ramallah, con gravi ferite, ma è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale. |
Fonti: Al Masdar Infopal https://www.controinformazione.info/ Gen 30, 2018
Giustiziato un altro palestinese di 16 anni a Ramallah Traduzione e nota di Luciano Lago
(19:50) – Oggi durante gli scontri tra forze di occupazione pesantemente armate e giovani palestinesi – a nord di Ramallah – le forze israeliane hanno sparato e ucciso un ragazzo di 16 anni.
Il sedicenne era stato identificato, dal ministero della salute palestinese, come Abu Naeem dal villaggio di Mutagen (a nord di Ramallah). In tutta la West Bank oggi, le forze di occupazione hanno invaso villaggi e preso di mira bambini e giovani adulti per interrogatori / arresti.
L’utilizzo di proiettili di acciaio rivestiti di gomma, munizioni vere e gas lacrimogeni vietati a livello internazionale rimane una realtà quotidiana per il popolo della West Bank (Cisgiordania).
Dall’inizio del 2018 Israele ha già ucciso 4 minorenni MEMO. Dall’inizio del 2018 le forze israeliane hanno ucciso 4 minorenni palestinesi e ne hanno detenuti altri 52, secondo i dati rilasciati dal ministero dell’Informazione palestinese.
In un comunicato divulgato domenica, il ministero ha accusato le autorità israeliane di “escalation di assalti contro i bambini palestinesi”. Ha affermato che gli attacchi israeliani sono nettamente aumentati dalla decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di riconoscere ufficialmente Gerusalemme come capitale di Israele, a dicembre 2017.
L’anno scorso, 17 minori palestinesi sono stati uccisi e altri 1.620 sono stati arrestati. Secondo il comunicato, un totale di 350 minorenni stanno ancora languendo nelle carceri israeliane.
Queste vittime si aggiungono alle altre migliaia di palestinesi uccisi dalle forze di Tel Aviv e dai raid dell’Aviazione israeliana su Gaza attuati negli ultimi anni. A Gaza continua da 10 anni il blocco totale delle forze israeliane e si riscontra carenza di viveri, di generi di prima necessità, di medicinali e di acqua potabile. La popolazione si sta lentamente ammalando e le principali vittime sono i bambini che a migliaia muoiono per causa di epidemie, malnutrizione ed infezioni dovute alla carenza di acqua potabile e medicinali.
Nota: Per queste vittime non ci sarà un “giorno della memoria” e non ci saranno celebrazioni nelle città europee, tanto meno ci saranno film di Hollywood e tramissioni televisive della RAI e di altre reti TV per celebrare l’olocausto del popolo palestinese. Un popolo considerato di “serie B” dai grandi media dell’occidente.
La tensione nei Territori palestinesi occupati è aumentata a seguito della dichiarazione di Trump, che ha scatenato proteste in tutto il mondo. |