http://www.infopal.it/ 17/2/2018
Il regime degli Orchi: i bambini palestinesi vittime di Israele A cura dei Giovani Palestinesi d’Italia.
C’è un posto nel mondo, in cui i bambini vengono incarcerati per aver tirato pietre. C’è un posto nel mondo, in cui i bambini vengono messi al mondo come forma di resistenza contro una ingiustizia che perdura da più di 70 anni. C’è un posto nel mondo, in cui questi bambini devono fare i conti fin dai primi giorni della loro vita con una occupazione militare, illegale e ingiusta.
Non solo ciò è contro la Convezione di New York, ma anche il Parlamento Europeo ha espresso preoccupazione relativa ai prigionieri minori palestinesi, in particolare attraverso la risoluzione sulla condizione dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane del 27 agosto 2008, che, al punto 4, “invita le autorità israeliane a portare a giudizio tutti i detenuti e a porre fine al ricorso alla “detenzione amministrativa”, abuso procedurale che serve a giustificare la reclusione prolungata e spesso illegale; lo invita, inoltre, ad adottare misure appropriate per la detenzione dei minori, conformemente alle norme internazionali in materia di giustizia minorile e alla Convenzione sui diritti dell’infanzia, e a prevedere un regime meno restrittivo in materia di visite in carcere”.
In aggiunta, la risoluzione del Parlamento Europeo sul ruolo dell’Unione Europea nel processo di pace in Medio Oriente, al punto 24, afferma la sua richiesta nel chiedere la liberazione di tutti i prigionieri palestinesi, in particolare dei minori e dei membri del Consiglio legislativo palestinese, del 7 settembre 2015. Ad aggravare questo panorama è l’ultimo rapporto annuale di Amnesty International, nel quale viene affermato che “i metodi di interrogatorio comprendono percosse con bastoni, schiaffi, posizioni di stress, privazione di sonno e minacce”.
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