Fonti: Al Mayadeen & Al Manar In Libano pronte a schierarsi tutte le formazioni della Resistenza Traduzione di Alejandro Sanchez
Le milizie sciite irachene si dichiarano pronte a trasferirsi in Libano in caso di guerra con Israele e si preparano a difendere il paese dei cedri da una prossima aggressione israeliana. Negli ultimi mesi, diversi responsabili delle milizie sciite irachene hanno visitato il sud del Libano.
Un think tank israeliano non ha escluso, da parte sua, una implicazione del movimento iracheno Al Nuyaba in quella che è stata definita una disputa tra Irán ed Hezbolah da una parte e Israele dall’altra. Al Nuyaba è una formazione che forma parte del “Hashid al Shaabi” il poderoso esercito sciita adeestrato dall’Iran, e possiede grandi capacità militari che ha utilizzato con efficacia contro il gruppo terrorista del Daesh.
Il Centro di informazioni sull’Intelligence israeliana ha pubblicato il 24 dicembre una informativa che descriveva i profondi vincoli tra l’ Al Nuyaba e Irán ed il movimento Hezbolá. “Al Nuyaba è un importante gruppo sciita che dispone di profonde radici nell’Iraq”, ha affermato l’informativa, che aggiunge che il movimento iracheno si incarica di garantire la sicurezza della frontiera siriano-irachena e la rotta Damasco-Baghdad. In caso di guerra di Israele contro il Libano, risulta probabile che queste milizie, assieme con quelle di altri paesi, viaggeranno nel sud del Libano e nel Golan siriano per combattere al fianco di Hezbollah contro Israele. Questo potrà garantire una corrente continua di combattenti su questo fronte.
In uno dei suoi recenti discorsi, il segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasralá, ha voluto avvisare Israele contro qualsiasi avventurismo militare nel sud del Libano. “Se Israele attacca il Libano, si troverà di fronte ad un Esercito completo di combattenti della causa della Resistenza che faranno fronte comune contro Israele”, ha puntualizzato Sayyed Nasralá.
Forze d’Intervento Rapido Nel frattempo, l’Iran e la Russia stanno costruendo e addestrando una “forza di dispiegamento rapido” d’elite basata sugli sciiti iracheni. Una delle sue funzioni sarà quella di espandere il fronte contro Israele sia in Siria che in Libano. Si prevede che il prossimo arrivo in Siria della forza sciita irachena possa essere utilizzato per staccare una sezione per il servizio sul confine israelo-libanese. Il mese scorso un capo della milizia sciita irachena si è recato in Libano per ispezionare le posizioni israeliane su quel confine. Il gruppo iracheno è composto da 5.000 combattenti sciiti, che stanno seguendo un corso speciale di addestramento in Siria. Sono stati scelti da due milizie sciite irachene ad alte prestazioni: uno è il Nujaba di Kaabil (movimento della parte di Dio), che è la versione irachena del libanese Hezbollah ed è diretto da Sheikh Akram al-Kaabi. Dispone di quattro sottounità, la Brigata “Ammar Ibn Yasir”, la Liwa al-Hamad – Lode Brigata, la Liwa al-Imam al Hassan al-Mujtaba – l’Imam Hssan il Prescelto e la Brigata di Liberazione del Golan. Le altre milizie sono le Forze di Abud al-Fadl al-Abbas.
La grande differenza tra questa forza d’élite irachena e le altre milizie sciite che il comando unito della Resistenza schiera in Siria è che questa sarà dotata di una forza aerea, secondo le fonti di intelligence di Israele. Gli ufficiali delle forze aeree russe e iraniane stanno allestendo un’unità di aviazione formata da elicotteri da combattimento, composta da mezzi di assalto russo Mil Mi-17 e cargo choppers, nonché da elicotteri da attacco Shaed 285 iraniani.
La maggior parte della nuova forza dovrebbe essere pronta per iniziare a spostarsi verso ovest nel corso di aprile e attraversare la Siria del sud-est nelle regioni di Abu Kamal e Deir ez-Zour entro l’inizio di maggio al più tardi. Finora, le forze americane schierate nell’Iraq occidentale e nella Siria sud-orientale, al centro di Al Tanf, hanno usato l’aviazione aerea e il fuoco dell’artiglieria per controllare l’avanguardia che proviene dal confine siriano. Inutile dire che questa nuova realtà cambia lo scenario strategico del Medio Oriente e suscita profonda preoccupazione nei comandi israeliani. I responsabili militari di Tel Aviv sono ormai al corrente che la situazione è radicalmente cambiata e alle forze israeliane non sarà più consentito di compiere incursioni nel territorio del Libano dove troveranno ad aspettale un fronte compatto di forze che ha già dimostrato la sua efficacia nella lotta contro i terroristi del Daesh (ISIS) ben armati ed equipaggiati grazie agli apporti forniti da Arabia Saudita e servizi di intelligence USA.
L’Asse della Resistenza (Hezbollah-Siria-Iran) si è di fatto ulteriormente potenziato con l’apporto di queste forze sciite irachene che avranno il loro peso nell’equilibrio della regione.
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