https://www.avvenire.it/ lunedì 1 gennaio 2018
Sesto giorno di proteste: almeno 20 persone uccise e 450 arrestate Il leader supremo Khamenei accusa i nemici dell'Iran per le proteste in corso in tutto il Paese. Ancora violenze e arresti. Bloccati i social media
Sesto giorno di proteste in Iran: nove persone sono state uccise nella notte nel corso delle proteste antigovernative, tra cui un bambino di 11 anni e un membro dei Guardiani della rivoluzione. Il bilancio delle vittime sale ad almeno 20 persone; mentre 450 persone sono state arrestate: i numeri sono riportati dalla tv di Stato iraniana e comunque sono difficili da verificare. La tv di Stato ha riportato che 6 manifestanti sono stati uccisi in un attacco a un commissariato nella città di Qahdarijan. Le violenze si sono scatenate dopo che i rivoltosi avevano cercato di rubare pistole nel commissariato. Un bambino di 11 anni e un ventenne sono stati uccisi a Khomeinishahr, mentre un membro dei Guardiani della rivoluzione è morto a Najafabad, ucciso da colpi esplosi da un fucile da caccia. Le tre città si trovano nella provincia centrale di Isfahan, circa 350 chilometri a sud di Teheran.
Nel suo primo intervento dopo 6 giorni di proteste antigovernative che hanno causato almeno 20 morti, la guida suprema della Repubblica islamica, ayatollah Ali Khamenei, ha accusato i "nemici" dell'Iran per le violenze. Lo ayatollah Ali Khamenei ha aggiunto che i "nemici" della Repubblica islamica stanno orchestrando un complotto contro Teheran: "Negli eventi degli ultimi giorni, i nemici si sono uniti e stanno usando tutti i loro mezzi, soldi, armi, politiche e servizi di sicurezza per creare problemi al regime islamico", in un discorso mostrato nella televisione di Stato. Perché si protesta da 6 giorni in Iran? Come riporta il Post, le proteste – considerate le più grandi dal 2009 anno delle enormi proteste del cosiddetto “movimento dell’Onda Verde” – sono iniziate giovedì scorso. Inizialmente erano rivolte al governo, accusato di non aver fatto le riforme economiche che aveva promesso, ma si sono poi allargate, e hanno coinvolto altre persone che protestavano rispetto ad altri temi. Negli ultimi giorni, durante manifestazioni che si sono diffuse fino a coinvolgere decine di città in tutto l’Iran, si sono sentiti slogan contro l’intero sistema della teocrazia islamica in vigore in Iran dalla rivoluzione del 1979 e in almeno due casi anche contro la Guida suprema iraniana, Ali Khamenei.
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