Fonti: Al Manar  Hispantv

https://www.controinformazione.info/

Mag 21, 2018

 

Il presidente iraniano: Il Mondo non accetta che gli USA decidano per tutti

Traduzione e sintesi di Alejandro Sanchez

 

Il presidente iraniano ha denunciato oggi la recente retorica anti-iraniana del segretario di Stato USA, Mike Pompeo, ricordando che è già passata l’epoca in cui Washington poteva decidere per tutti i paesi del mondo.


“Il mondo di oggi non accetta che gli Stati Uniti decidano per conto degli altri, non si accetta più questa logica. E’ passato il tempo per queste affermazioni ed il nostro popolo le ha sempre rigettate molte volte”, ha detto Rohani in dichiarazioni rilasciate ad una assemblea di personale medico e di professori.

 

In altra parte delle sue dichiarazioni, il presidente persiano ha sottostimato le dichiarazioni di Pompeo contro la Repubblica Islamica affermando che Pompeo si trova nel posto sbagliato per poter dire e decidere sulle questioni dell’Iran e del mondo intero.

“Il mondo non accetta la logica che uno che ha lavorato nei centri di spionaggio (Pompeo è l’ex direttore della CIA) oggi sia presentato come segretario di Stato e voglia decidere per conto di altri paesi”.


Secondo Rohani l’Amministrazione di Trump, con le sue recenti uscite, oggi sta ripetendo gli stessi errori commessi dall’ex presidente USA George W. Bush.

La tracotanza degli Imperialisti che vogliono dettare le condizioni oggi non è più sopportata nè dall’Iran nè da molti altri paesi e si è oggi costituito un forte asse della resistenza che sarà pronto a demolire le provocazioni e le azioni aggressive degli USA, di Israele e dell’Arabia Saudita, questo ha affermato il Leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah.

Se saremo attaccati noi o qualsiasi altro paese che fa parte di questo asse della resistenza, che comprende la Siria, il Libano, l’Iran e l’Iraq, allora gli imperialisti si accorgeranno presto di aver fatto un grave errore. Gli USA Israele ed i loro alleato dell’Arabia Saudita dovrebbero non sottovalutare quanto potrà accadere loro in caso di aggressione, ha ribadito Nasrallah nel suo utimo discorso.

 

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