PIC - Quds Press - Infopal - 23/4/2018 - Due giovani palestinesi sono stati feriti, domenica sera, dalle forze di occupazione israeliane (IOF) che hanno preso di mira manifestanti vicino al campo di al-Awdah (ritorno), a Khuzaa, a est di Khan Younis. I soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro un gruppo di giovani palestinesi che hanno partecipato alle proteste in corso vicino al campo di al-Awdah. I due feriti sono stati trasferiti in un ospedale locale per il trattamento.
WAFA- Infopal - 23/4/2018 - Domenica, i cecchini israeliani di stanza ai confini di Gaza hanno sparato munizioni vere contro due giovani palestinesi durante le proteste in corso ad est di Khan Younes, a sud della Striscia di Gaza. Fonti mediche hanno riferito che i cecchini israeliani hanno sparato ai piedi dei due giovani. A est della città di Gaza, i soldati israeliani hanno usato munizioni vere e hanno sparato bombe di lacrimogeni contro manifestanti disarmati, ferendo un giovane con una pallottola in una gamba. Le proteste lungo i confini della Striscia di Gaza continuano per la quarta settimana consecutiva come parte della Grande Marcia del Ritorno.
MEMO - Infopal - 24/4/2018 - Il costo umano del giro di vite d’Israele contro i manifestanti palestinesi nella Striscia di Gaza occupata è “una crisi su una catastrofe”, ha affermato un alto funzionario delle Nazioni Unite. Jamie McGoldrick, coordinatrice umanitaria per il Territorio palestinese occupato (oPt), ha rilasciato questo giovedì una dichiarazione chiedendo la protezione dei manifestanti palestinesi e “finanziamenti urgenti” per soddisfare “bisogni umanitari critici” generati dal “massiccio aumento” delle vittime dal 30 marzo. “Mentre ci avviciniamo ad un altro venerdì di manifestazioni vicino al recinto perimetrale tra Gaza e Israele, è fondamentale che le autorità israeliane esercitino il massimo riserbo nell’uso della forza per le operazioni di contrasto, in linea con i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale”. Secondo McGoldrick, “i fornitori dei servizi essenziali di Gaza semplicemente non hanno la capacità, al momento, di far fronte alla situazione attuale. La comunità umanitaria è pronta a sostenere lo Stato della Palestina nel soddisfare l’immenso bisogno di cure mediche dei palestinesi a Gaza ed assicurare che siano disponibili protezione e sostegno alla salute mentale”. La dichiarazione delle Nazioni Unite sottolinea che “il gran numero di vittime tra i manifestanti disarmati, inclusa un’alta percentuale di manifestanti colpiti da munizioni letali, ha sollevato preoccupazioni sull’uso eccessivo della forza” da parte dei soldati israeliani. Le Nazioni Unite hanno aggiunto che “il sistema sanitario di Gaza, già sul punto di crollare dopo anni di embargo, divisioni politiche interne palestinesi e ricorrenti escalation d’ostilità, sta lottando per far fronte al massiccio afflusso di vittime”.
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