Quds Press - Ma’an -  PIC – Infopal - 2/11/2018 - Venerdì pomeriggio, decine di palestinesi sono stati feriti dalle forze di occupazione israeliane (Foi) che, come consueto, hanno violentemente attaccato i manifestanti che hanno partecipato alla Grande Marcia del Ritorno per la 32ª settimana consecutiva. Il ministero della Sanità di Gaza ha dichiarato che 32 palestinesi sono stati feriti da munizioni letali e bombe di gas lacrimogeno. La delegazione della sicurezza egiziana, in visita nella Striscia di Gaza, era presente nei campi delle proteste, insieme ai leader delle fazioni palestinesi e ai membri del Comitato nazionale superiore per la Grande Marcia del Ritorno e la rottura dell’assedio. Il Comitato nazionale, in un comunicato diffuso giovedì, ha chiesto la più ampia partecipazione popolare alle proteste di venerdì per il 101° anniversario della Dichiarazione Balfour. Il Comitato ha affermato che la Grande Marcia del Ritorno continuerà fino al raggiungimento dei suoi obiettivi e ha elogiato il ruolo dell’Egitto nel sostenere la lotta del popolo palestinese contro l’assedio e l’occupazione. La delegazione egiziana è arrivata giovedì nella Striscia di Gaza per discutere della riconciliazione e dell’accordo di cessate il fuoco con Israele. I palestinesi nella Striscia di Gaza protestano quotidianamente dal 30 marzo lungo il confine orientale per attirare l’attenzione del mondo sul diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi e sul peggioramento della situazione umanitaria nell’enclave a causa del blocco decennale. Dall’inizio delle proteste ai confini, 228 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane e oltre 22.000 feriti, 460 dei quali sono in condizioni critiche.


 

MEMO - Infopal - 2/11/2018 - L’uccisione israeliana di tre bambini palestinesi durante l’attacco aereo di domenica è stato solo l’ultimo “di un elenco sempre più lungo di bambini uccisi per mano delle forze israeliane in circostanze non chiare che possono costituire un uso illegale della forza”, afferma Defense for Children International-Palestine (DCIP). Secondo l’ONG, alle 18:30 circa di domenica 28 ottobre, “un attacco aereo israeliano ha ucciso il 13enne Khaled Bassam Mahmoud Abu Said, il 13enne Abdul Hamid Mohammad Abdul Aziz Abu Daher e il 14enne Mohammed Ibrahim Abdullah Al-Sattari, a est di Deir Al-Balah “nella Striscia di Gaza. La Mezzaluna Rossa Palestinese non ha potuto accedere alla zona fino alle 21:30 “a causa del continuo fuoco israeliano”. Il dottor Ahmad Duheir dell’ospedale Martiri di Al-Aqsa “ha dichiarato che tutti e tre i minorenni erano deceduti quando avevano raggiunto l’ospedale, con ferite da schegge visibili in tutto il corpo”. “Sulla base delle prove disponibili, le morti di questi bambini sembrano equivalere a uccisioni illegali”, ha detto Ayed Abu Eqtaish, direttore del programma di responsabilità del DCIP. “La Commissione d’inchiesta dell’ONU offre l’opportunità di indagare sulle violazioni che possono costituire crimini di guerra, ma deve anche fornire misure di responsabilità volte a porre fine all’impunità e proteggere i civili, compresi i bambini, dagli attacchi. “L’esercito o gli stati possono usare la forza letale solo quando c’è un pericolo imminente per le vite”, ha detto Omar Shakir, direttore di Human Rights Watch per Israele e Palestina. Entrare in un’area ristretta lungo il confine, o persino collocarci degli esplosivi, “non significa che la vita di qualcuno sia in pericolo imminente”, ha detto Shakir. Il DCIP ha affermato che i tre sono tra i sei bambini uccisi dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza occupata solo questo mese “e che almeno 50 bambini sono stati uccisi dalle forze israeliane o dai coloni nei Territori Palestinesi Occupati quest’anno “. Da quando sono iniziate le proteste della “Marcia per il Ritorno” il 30 marzo, “il DCIP ha documentato un forte aumento del numero di bambini palestinesi uccisi dalle forze israeliane”.

Così come i decessi, “almeno 13 bambini della Striscia di Gaza hanno subito un’invalidità permanente dall’inizio dell’anno a causa delle ferite subite dalle forze israeliane”.


 

Quds Press - PIC - Infopal - 3/11/2018 - Un bambino palestinese è morto sabato mattina per le ferite riportate durante l’aggressione israeliana sulla Striscia di Gaza, nel 2014. Fonti mediche hanno riferito che Mohamed Naser al-Rifi, 14 anni, da quattro anni era sottoposto a trattamento medico nell’ospedale Al-Wafa. Il ministero della Sanità di Gaza ha reso noto che Naser era stato ferito alle vertebre cervicali, causandogli una quadriplegia. E’ rimasto sotto respirazione artificiale fino alla sua morte, sabato mattina. Nel 2014, al-Rifi venne gravemente ferito a seguito di un bombardamento aereo israeliano contro la sua abitazione, a al-Tuffah, nella città di Gaza. Suo padre, suo fratello e quattro dei suoi cugini furono uccisi. L’offensiva israeliana del 2014 durò 51, durante i quali Israele bombardò dal cielo, terra e mare la Striscia di Gaza assediata, provocando la morte di 2325 palestinesi e migliaia di feriti, oltre alla distruzione di migliaia di abitazioni, impianti industriali, moschee, scuole, ecc.

 

top