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Infopal - 4/10/2018

 

Il 90% degli abitanti di Gaza senza una fonte sicura di acqua potabile

Traduzione di Giulia Zeppi

 

L’Ufficio centrale di Statistica palestinese (PCBS) ha annunciato martedì che la percentuale di famiglie con una fonte sicura di acqua potabile nella Striscia di Gaza ammonta all’11% rispetto al 95% della Cisgiordania.

Cisgiordania. Secondo i dati rilasciati dal PCBS, il 62% delle famiglie palestinesi abita in case che ricevono acqua potabile da fonti sicure, tra cui reti idriche pubbliche collegate alle case, rubinetti pubblici, pozzi protetti, bacini di raccolta di acqua piovana e acqua minerale. Questa cifra corrisponde al 58% nelle aeree urbane, al 94% nelle zone rurali e al 44% nei campi per rifugiati.

Il PCBS ha sottolineato che il 7% dei residenti della Striscia di Gaza vive in affitto, mentre la percentuale sale al 10% nella Cisgiordania occupata. La percentuale dei cittadini in affitto è dell’8% (10% nelle aree urbane, 3% nelle zone rurali e 7% nei campi per rifugiati).

Gli indicatori abitativi includono alloggi adeguati in accordo con il documento per l’implementazione di un nuovo piano urbanistico, che riporta una serie di caratteristiche e condizioni appropriate delle unità abitative, come il diritto riguardante l’occupazione di un alloggio, il tipo di alloggio, la densità abitativa e l’accessibilità alle reti pubbliche e ai servizi infrastrutturali.

La popolazione della Palestina ha raggiunto i 4.781 milioni nel 2017, con una popolazione urbana del 77%, rurale del 15% e di rifugiati dell’8%. La densità della popolazione in Palestina ha toccato le 794 persone per chilometro quadrato.

Paragonati ai precedenti censimenti dal 1997 al 2017, i dati indicano che la percentuale di abitazioni in cui risiede uno dei proprietari è aumentata in modo significativo, dal 78% del censimento del 1997 all’81% di quello del 2007 e all’86% di quello del 2017.

Per quanto riguarda il tipo di comunità, nel 2017 l’84% viveva in aree urbane e il 93% in zone rurali, mentre l’89% in campi per rifugiati. In quanto alle abitazioni di proprietà in Cisgiordania, le cifre raggiungono l’87% della popolazione, paragonato all’83% della Striscia di Gaza. Secondo il censimento del 2017, la percentuale di famiglie in Palestina che vivono in appartamenti costituiscono il 62% del totale (66% in aree urbane, 38% rurali e 68% in campi per rifugiati). A livello regionale, i dati hanno mostrato che il 54% della popolazione in Cisgiordania vive in appartamento contro il 77% della Striscia di Gaza.

Le statistiche hanno rivelato che il 36% delle famiglie in Palestina vive in case indipendenti (32% in aree urbane, 58% rurali e 31% in campi per rifugiati). La percentuale di famiglie in Palestina che abitano in ville corrisponde all’1,1% (1,4% in Cisgiordania e 0,5% nella Striscia di Gaza).

I dati indicano, inoltre, che in Palestina il 7% delle famiglie vive in unità residenziali con un’elevata densità di 3 persone o più per stanza, in Cisgiordania questo dato corrisponde al 5% delle famiglie e nella Striscia di Gaza al 12%. Riferendosi al tipo di comunità, il 7% risulta nelle aree urbane e rurali e il 13% nei campi per rifugiati. La densità abitativa media è di 1,3 persone per stanza in Cisgiordania e 1,6 persone per stanza nella Striscia di Gaza.

 

 

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