https://www.huffingtonpost.it/
08/08/2018
Israele bombarda Gaza dopo i razzi lanciati da Hamas su Sderot: tre morti. Fonte militare israeliana: vicini a operazione su larga scala
Dalla Striscia erano partiti otto razzi, due intercettati da Iron Dome, in seguito all'uccisione di due membri di Hamas in un altro raid
"Siamo più vicini che mai ad un'operazione su vasta scala a Gaza. Manderemo rinforzi al sud".
Lo ha detto una alta fonte militare israeliana, citata dai media, commentando l'attuale escalation con la Striscia."Se necessario - ha aggiunto - i residenti delle comunità confinanti con la Striscia saranno evacuati. Questa mattina ci sarà una riunione per decidere sui rinforzi e sul dispiegamento del sistema Iron Dome".
La dichiarazione segue una notte di guerra da Gaza. Circa 150 tra razzi e colpi di mortaio sono stati sparati, secondo l'esercito, verso il sud di Israele che ha risposto colpendo circa 140 postazioni nella Striscia e causando tre morti, in base a informazioni dei media palestinesi, tra cui una donna incinta e la figlia.
Undici i feriti in Israele, tra cui una donna in condizioni serie. Le sirene di allarme nel sud di Israele sono suonate 125 volte e il sistema anti missili ha intercettato almeno 25 razzi.
Il bombardamento fa seguito a un lancio di razzi con cui Hamas ha fatto almeno due feriti a Sderot. Mentre continuano a suonare le sirene di allarme antimissili nelle zone israeliane attorno alla Striscia, l'esercito israeliano sta attaccando "siti del terrore" a Gaza, ha detto il portavoce militare.
Erano stati 8 i razzi lanciati dalla Striscia verso la città israeliana di Sderot e nelle zone limitrofe e due di questi sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome, secondo quanto ha riportato l'esercito israeliano. Le sirene d'allarme sono scattate alle 19.40 ora locale. La difesa israeliana era in allarme per un possibile reazione di Hamas, dopo che ieri due membri del movimento islamico palestinese erano rimasti uccisi in un raid militare nella Striscia. |
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09/08/2018
Gaza, nuova escalation di violenza: uccisa una donna incinta e la figlia di 16 mesi
Le tensioni sono tornate al massimo dopo un incidente al confine in cui sono morti due militanti di Hamas. Lanciati 150 razzi in Israele, 11 feriti nella città di Sderot. Esercito israeliano: attaccati 140 siti militari palestinesi, vicini a un’operazione su Gaza.
Esplode di nuovo la violenza al confine di Gaza: questa notte, le forze armate israeliane hanno condotto una serie di raid lungo la Striscia, in risposta a un lancio di razzi condotto da Hamas.
Le tensioni sono tornate a salire due giorni fa, quando l’esercito israeliano (Idf) ha ucciso due militanti di Hamas. Lo scontro sembra esploso a causa di un’incomprensione: i palestinesi stavano conducendo un’esercitazione, interpretata come attacco dall’Idf, che ha quindi aperto il fuoco. L’autorità palestinese della Striscia ha promesso di vendicarsi e in seguito ha ripreso il lancio di razzi nel territorio israeliano. Al sesto dei 150 missili lanciati da Hamas, Israele ha iniziato la rappresaglia. L’Idf afferma di aver colpito 140 “siti militari” palestinesi.
Tre palestinesi hanno perso la vita. Fra le vittime vi è Enas Khammash, una donna di 23 anni incinta, e sua figlia Bayan di 16 mesi. I razzi di Hamas sono atterrati per lo più in aree aperte. Alcuni hanno raggiunto la città di Sderot, ferendo 11 persone.
È la terza volta che si riaccende il conflitto da luglio, nonostante le pressioni dei funzionari dell’Onu e dell’Egitto per una tregua a lungo termine. Sono mesi che la situazione al confine è infiammata: dall’inizio delle manifestazioni il 30 marzo sono stati uccisi più di 165 palestinesi. La prospettiva di un cessate il fuoco appare improbabile. “Non vediamo la fine dell’escalation – afferma un alto ufficiale israeliano – ci stiamo avvicinando a un’operazione in Gaza”. Secondo il militare, Israele si sta preparando allo scontro. |