https://www.avvenire.it/ lunedì 16 luglio 2018
Tregua fragile al confine tra Gaza e Israele Il cessate il fuoco concordato sabato sera ha creato una situazione di tensione e di stallo. Per la prima volta i missili di Iron Dome a Tel Aviv. Netanyahu incalza Hamas che replica
Sul confine fra Gaza ed Israele è tornata ina calma precaria, dopo i combattimenti di sabato che hanno visto i lanci dalla Striscia di 200 razzi e colpi di mortaio e gli attacchi dell'aviazione israeliana su decine di obiettivi di Hamas, che hanno provocato fra l'altro la morte di due adolescenti palestinesi. Nella nottata di sabato Hamas e la Jihad islamica hanno annunciato il cessate il fuoco. Successivamente si sono avuti ancora alcuni lanci sporadici di razzi verso Israele, ma da quasi due giorni sul confine le armi tacciono.
E mentre Hamas minaccia e si diche pronto a lottare "fino in fondo, Netanyahu visita le zone colpite dai lanci di missili. E incalza. "L'importante è che Hamas comprenda che si trova di fronte ad un muro d'acciaio, composto in primo luogo da un governo determinato, da una forte leadership locale, e da una popolazione di coltivatori sionisti che noi continueremo a sostenere con l'aiuto delle forze armate": lo ha affermato il premier Benyamin Netanyahu incontrando a Sderot (pochi chilometri a nord della Striscia di
"Da un secolo combattiamo contro il terrorismo. In questo momento questa zona è il punto di frizione col terrorismo islamico. Siamo determinati a vincere - ha concluso - ma si tratta di una lotta prolungata, per il sionismo".
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