Originale: Tikkun http://znetitaly.altervista.org/ February 23 febbraio 2018
La violenza con le armi come terrorismo domestico sostenuto dallo stato di Henry A. Giroux collabora alla Rivista Tikkun Traduzione di Maria Chiara Starace
Pensieri passeggeri sulla disponibilità dei politici e dei mercanti di morte che permettono che l’inimmaginabile diventi immaginabile, che i guadagni finanziari prevalgano sulle vite di ragazzi innocenti e che sono più disposti a proteggere le armi a scapito della vita di ragazzi.
Di recente il presidente Trump ha ascoltato la testimonianza appassionata di genitori e ragazzi che hanno visto i loro figli e amici uccisi a causa di sparatorie. Ha risposto dicendosi a favore che gli insegnanti vengano armati e preparati ad avere armi nascoste. Invece di affrontare le radici della violenza in America, ha seguito la linea dell’NRA (National Rifle Association – E’ un’organizzazione che agisce in favore dei detentori di armi da fuoco degli Stati Uniti d’America, n.d.t.) di occuparsi del problema della violenza e delle sparatorie di massa e dei continui massacri con l’appello ad armare altre persone, a mettere a disposizione più armi, e a dichiarare che la violenza deve essere trattata con altra violenza. Questa logica è incredibile nella sua follia, depravazione mentale e rifiuto di arrivare alla radice del problema e anche di propugnare riforme minori, come vietare i fucili d’assalto e le riviste di munizioni ad alta capacità ed ampliare il controllo. Ci sono 300 milioni di armi negli Stati Uniti e fin dalla strage alla Scuola Elementare di Sandy Hook di 20 bambini e di 6 insegnanti, dieci anni fa, altri 11,000 adolescenti sono morti a causa della violenza armata.
Non c’è alcuna difesa se si mettono le politiche dell’NRA davanti alle vite dei ragazzi. Le azioni criminali spesso passano per politiche legislative. In che altro modo, sennò spiegare la legge della Florida che rifiuta perfino di discutere di vietare le armi di assalto, mentre gli studenti della Scuola Superiore Majory Stoneman Douglas stavano seduti nelle cucine e osservavano accadere questa azione abietta e irresponsabile. In che altro modo si può spiegare che la Camera dei Rappresentanti – oramai ridotta a un’appendice dell’NRA – ha votato per approvare la legge denominata Concealed Carry Reciprocity Act (H.R. 38) che permetterebbe alle persone di portare armi nascoste, attraverso i confini di uno stato? Queste sono le persone che hanno sulle loro mani il sangue di migliaia di vittime. Il potere del denaro in politica si è trasformato in una forma di barbarie che il cui il guadagno e il potere sono diventate più importanti che proteggere le vite dei ragazzi americani.
Trovo estremamente difficile osservare sui media ordinari i dibattiti sulla violenza con le armi. L’appello alla riforma è così limitato da essere inutile. Invece di vietare i fucili d’assalto, festeggiano Trump per avere suggerito che aumenterà a 21 anni l’età in cui le persone possono comprare un’arma da guerra. Invece di evitare che la violenza travolga il paese e la scuola, Trump chiede di armare gli insegnanti, e la stampa festeggia la sua intenzione di prendere in considerazione questo argomento. Invece di parlare di giustizia e di permettere di parlare alle persone che sono contrarie a deregolamentare le leggi che limitano o annullano i mercanti di morte, i media permettono a un “falco” dell’NRA di parlare a un incontro cittadino e, invece di richiamarla per essere una portavoce della violenza invece che della giustizia, si congratulano tra di loro per avere promosso un equilibrio.
I media sovvenzionati dalle grosse aziende sono diventati una forza che normalizza la violenza perché mancano del coraggio di sfidare le aziende che li controllano. Beneficiano anche dello spacciare l’estrema violenza come spettacolo. Si rifiutano di iniziare con l’argomento del denaro in politica e comincino invece con quello che un genitore ha definito argomenti destinati al fallimento. Le armi spariscono dalla conversazione e subentrano gli appelli che parlano di paura di e sicurezza. I giovani devono guidare questa conversazione e andare al di là dei media ordinari. E quando appaiono devono seguire il copione e fare le domande che pensano siano importanti.
I ragazzi non hanno più uno spazio sicuro in America, un paese saturo di violenza sia nel campo dello spettacolo che nello sport e in atti letali di terrorismo domestico. Qualsiasi difesa della proliferazione di armi, specialmente di quelle designate per la guerra, è criminale. Questo è un discorso di corruzione politica, di un governo nelle mani delle lobby delle armi, è un paese che commercia in violenza in ogni momento, allo scopo di accumulare profitti a spese della vita di bambini innocenti.
Questo dibattito non riguarda soltanto la violenza con le armi, ma tratta del dominio del capitale e del modo in cui gli architetti della violenza accumulano sufficiente potere per trasformare i macchinari di morte e di distruzione in profitti, allo stesso tempo vendendo la violenza come se fosse una merce. La violenza è sia fonte di profitti che un ideale nazionale molto sentito. E’ anche la caratteristica distintiva di una mascolinità tossica. La riforma delle armi non sostituisce la vera giustizia e la necessaria abolizione di un crudele sistema economico e politico che dispensa la morte e che è l’antitesi della democrazia. Che cosa dobbiamo pensare di una società in cui i ragazzi hanno un maggiore senso del coraggio morale e della responsabilità sociale che gli adulti zombie che fanno le leggi che non riescono a investire e nella vita delle generazioni attuali e future e a proteggerla? Primo passo: rivelare le loro bugie, rendere pubbliche le loro facce, usare i nuovi media e lavorare in modo pazzesco per rimuoverli dalle loro cariche con il nostro voto nel 2018. Giudichiamo responsabili questi spietati morti viventi e poi cacciamoli nelle fogne a cui appartengono. Allo stesso tempo, immaginiamo una riforma della società americana e combattiamo per questa, ma ristrutturandola seguendo le linee di un ordine democratico socialista.
Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo www.znetitaly.org Fonte: https://zcomm.org/znetarticle/gun-violence-as-state-sponsored-domestic-terrorism/
|