25 aprile 2018

 

Dall’ottocento e per tutto il novecento, l’uomo è stato impegnato a lottare per i propri diritti e per la propria libertà. E oggi che le ideologie agonizzano cosa resta oltre a vuoti enormi?

di Maurizio Cucci

 

L’ottocento è il primo secolo dell'età contemporanea, un secolo di grandi trasformazioni sociali, politiche, economiche e culturali.

 

Il socialismo è un ampio complesso ideologico, composto non solo da orientamenti politici, ma anche da movimenti e dottrine che tendono ad una trasformazione della società in direzione dell'uguaglianza di tutti i cittadini sul piano economico, sociale e giuridico. Si può definire come un modello o sistema economico che si occupa di tutta la popolazione. Originariamente tutte le dottrine e i movimenti di matrice socialista miravano a realizzare gli obiettivi attraverso il superamento delle classi sociali e la soppressione, totale o parziale, della proprietà privata dei mezzi di produzione e di scambio. In generale il socialismo si riferisce alle teorie riguardanti l'organizzazione politica e sociale, propugnando una riforma generale della Società e dello Stato, che abbia come fine la giustizia sociale e come mezzo la socializzazione delle risorse economiche. Fino al 1848, i termini socialismo e comunismo erano considerati intercambiabili. In quell'anno, nel Manifesto del Partito Comunista di Marx ed Engels, si opera la suddivisione tra "socialismo utopistico" e "socialismo scientifico" che essi chiamano anche "comunismo" per evidenziarne polemicamente le differenze col primo. La trasformazione della collettività in amministratrice della produzione, che la teoria marxista abbraccia criticando però, di questa ipotetica società, lo scarso sviluppo che viene attribuito alla classe proletaria.

 

La primavera dei popoli, conosciuta anche come rivoluzione del 1848, o moti del 1848, fu un'ondata di moti rivoluzionari borghesi che sconvolsero l'Europa nel 1848 e nel 1849. Scopo dei moti fu abbattere i governi della Restaurazione aristocratica post napoleonica che, nel 1814 avevano riportato all'ordine pre-rivoluzionario, per sostituirli con governi liberali. La recessione economica del 1846-47 e il fallimento di alcuni raccolti, portarono inevitabilmente all'inedia e furono la goccia che fece traboccare il vaso. Per quanto i moti furono sedati abbastanza velocemente, le vittime furono decine di migliaia: “Il destino della democrazia europea ci è sfuggito di mano” dichiarerà Pierre-Joseph Proudhon, politicamente attivo durante il breve periodo della Seconda Repubblica francese, sorta a seguito dei moti del 1848. Gli storici concordano che la Primavera dei popoli fu, alla fin fine, soprattutto un sanguinoso fallimento. Ma col passare del tempo le teorie socialiste si andarono affermando sempre più, specialmente in Germania e in Russia.

 

Rosa Luxemburg; filosofa, economista, rivoluzionaria e politica polacca, teorica del socialismo rivoluzionario marxista in Germania, venne rapita ed in seguito brutalmente assassinata, da gruppi paramilitari agli ordini del governo tedesco. … “Ora è sparita anche la Rosa rossa. Dov'è sepolta non si sa. Siccome disse ai poveri la verità. I ricchi l'hanno spedita nell'aldilà” … Epitaffio, 1919 di Bertolt Brecht.

 

All'inizio del 1917 l'Impero russo, che combatteva da tre anni nella prima guerra mondiale come membro della Triplice intesa, era stremato: le perdite ammontavano a più di sei milioni tra morti, feriti e prigionieri, la Russia aveva subito una grave serie di sconfitte che avevano comportato la perdita della Polonia, di una parte di Paesi Baltici e dell'Ucraina, portando così il fronte all'interno dei suoi stessi confini, mentre le condizioni del popolo si aggravavano fortemente. A Pietrogrado scoppiò la rivolta con la rivoluzione di febbraio e il 2 marzo, Duma e Soviet di operai e soldati si accordarono per la deposizione dello zar e l'istituzione di un governo provvisorio formato da cadetti, menscevichi e socialisti rivoluzionari. Il leader bolscevico Vladimir Illi? Uljanov Lenin, tornato dall'esilio sostenne la necessità di trasformare la rivoluzione borghese di febbraio in Rivoluzione Proletaria, guidata dai Soviet che mirava all’instaurazione di una società comunista. Nell'ottobre i bolscevichi occuparono i punti nevralgici della capitale dando vita alla rivoluzione d'ottobre.

 

Pochi anni dopo, per contrastare le forze socialiste in Italia nacque il Fascismo e in Germania il regime Nazionalsocialista, entrambi sostenuti da una nuova restaurazione capitalista, che intendeva contrastare l’ideologia socialista e comunista. Gli estremismi nazisti a cui si affiancò l’Italia fascista portarono alla seconda guerra mondiale.

 

Il sionismo è un movimento politico internazionale il cui fine è l'affermazione del diritto all’autodeterminazione del popolo ebraico mediante l'istituzione di uno Stato ebraico, inserendosi nel più vasto fenomeno del nazionalismo moderno. Il movimento, nato alla fine del XIX secolo tra gli ebrei residenti in Europa, fu importante ma minoritario nel mondo ebraico per tutta la prima metà del XX° secolo, per poi divenire maggioritario in seguito alla Shoah, consumatasi ad opera dei nazisti durante la seconda guerra mondiale.

 

Nel secondo dopo guerra una nuova stagione di rivendicazioni sociali divampò in Europa durante gli anni sessanta. Moti rivoluzionari pretesero l’indipendenza dal giogo coloniale in tutto il mondo. In Cina, Mao Tse-tung creà il movimento delle guardie rosse a sostegno della grande rivoluzione culturale cinese. Il presidente John Fitzgerald Kennedy, venne assassinato il 22 novembre 1963. Martin Luther King, sostenitore dei Diritti civili, assassinato anch'egli il 4 aprile del 1968. Robert Kennedy, già ministro delle giustizia durante la presidenza del fratello John, si candida alle elezioni presidenziali del 1968. Nella sera tra il 4 e il 5 giugno 1968, dopo il discorso di saluto, tenutosi nella sala da ballo dell'Ambassador Hotel di Los Angeles, mentre Robert Kennedy veniva fatto allontanare attraverso le cucine, alle 00,15 vennero esplosi colpi di pistola contro di lui sotto gli occhi dei reporter e dei teleoperatori che lo seguivano.

 

Quei colpi misero una pietra tombale sulle speranze nate nel secondo dopoguerra, insieme alla Carta Universale dei Diritti dell’Uomo enunciata dalle Nazioni Unite il 26 giugno 1945. Essa è un trattato e quindi, secondo le normative del diritto internazionale, è vincolante per tutti gli Stati che lo hanno ratificato. Tuttavia, nonostante quasi tutti i paesi del mondo abbiano ormai aderito all'ONU, sottoscrivendone la Carta, non si può certo dire che l’enunciato venga preso seriamente e rispettato da parte di molte delle nazioni firmatarie, compresi i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, il cui compito dovrebbe essere quello di mantenere la pace tra le nazioni.

 

Primo tra tutti gli stati che non ne rispettano il contenuto, è lo stato di Israele. Quello stato fondato in terra palestinese e riconosciuto dalle Nazioni Unite nel 1948, che però si è annesso l’intera Palestine nel 1967, durante la guerra dei sei giorni.

 

E poi venne l’Europa degl’idealisti che si trasformò ben presto nell’Europa dell’austerità e dei sacrifici. E anche la globalizzazione, il fenomeno causato dall'intensificazione degli scambi e degli investimenti internazionali su scala mondiale che, nei decenni tra il XX° e il XXI° secolo, sono cresciuti più rapidamente dell'economia mondiale nel suo complesso, con la conseguenza di una sempre maggiore interdipendenza delle economie nazionali, che ha portato anche a interdipendenze sociali, culturali, politiche e tecnologiche i cui effetti positivi e negativi assumono una rilevanza planetaria, unendo commerci, culture, costumi, pensiero e beni culturali. Tra gli aspetti positivi della globalizzazione vanno annoverati la velocità delle comunicazioni e della circolazione di informazioni, l'opportunità di crescita economica per nazioni a lungo rimaste ai margini dello sviluppo economico mondiale, la contrazione della distanza spazio-temporale e la riduzione dei costi per l'utente finale grazie all'incremento della concorrenza su scala planetaria. Gli aspetti negativi sono il degrado ambientale, l'aumento delle disparità sociali, la perdita delle identità locali, la riduzione della sovranità nazionale e dell'autonomia delle economie locali, nonché la diminuzione della privacy.

 

«All’Italia è mancata una riforma protestante e una sana borghesia calvinista» Mario Monti dixit. Abbiamo avuto però la Fornero, che ci ha condannati all’inferno calvinista, quello in cui non c’è redenzione, quello da cui non ci si libera mai … decine di migliaia di italiani hanno visto sfumare il loro posto al calduccio, non certo al sole. Pensioni che tuttora si evolvono come un miraggio nel deserto che si allontana ad ogni piè sospinto. Mia moglie vorrebbe smettere di viaggiare per quattro ore ogni giorno per raggiungere il posto di lavoro, vorrebbe anche che diminuisse il costante tremore nervoso causato dallo stress che scuote le sue mani. Io ho resistito, lavorando, poi seguendo un aggiornamento professionale, ma oggi non riesco più a trovare soluzioni reddituali e i risparmi sono finiti. I miei investimenti immobiliari sono stati svalutati, ed è davvero molto difficile monetizzarli. Come se non bastasse, contestualmente le tasse sulla seconda casa, sono raddoppiate, e non riesco a pagarle. Non è finita, se vai in Banca a chiedere un prestito scopri che se a cinquantanni ti hanno concesso un mutuo per trentanni, a sessanta ti propongono un prestito per dieci, non un mutuo, perché sei troppo vicino alla pensione.

 

Come dicevo l’inferno calvinista non riguarda solo me, ma decine di migliaia di italiani tutti nati intorno al boom economico degli anni sessanta, sono i baby boomers; Un baby boomer è una persona nata tra la fine della guerra e gli ani sessanta in Nordamerica e in Europa, che contribuì a quello che fu un sensibile aumento demografico, la generazione dei baby-boomers contribuì notevolmente all'aumento di domanda per beni di consumo, stimolando la crescita economica registrata in quel periodo. Un buona parte di costoro sono anche quelli che diedero vita ad una stupefacente campagna di liberazione dai vecchi usi e costumi retaggio dell’ottocento. Animando una rivoluzione culturale contro il consumismo, l’inquinamento, la guerra, la bomba atomica, per una liberazione delle donne e dei costumi sessuali, per il divorzio, l’aborto e i diritti dei lavoratori. Dando vita ad una rivoluzione Rock, ad un nuovo modo di scrivere e di fare poesia, a nuovi modi d’intendere la pittura, la scultura, il teatro e in genere tutte le arti … quella della Fornero/Monti è stata come una vendetta contro i sopravvissuti, ormai vecchi che abrogarono consuetudini ormai ammuffite cercando la libertà e la gioia di vivere. Molti di loro vennero sterminati dall’eroina.

 

E così, mentre le pensioni si sciolgono liquide oltre ogni orizzonte raggiungibile, siamo giunti all’oggi: Un oggi, dove le nazioni perdono quotidianamente pezzi della loro sovranità. Dove i partiti non custodiscono più i valori ideologici radicati nel loro elettorato, sui quali fondano la loro linea politica. Formandosi invece sui bisogni della gente, che sono tanti, e sulle falsità date in pasto ai creduloni. Si guardi al partito di Emmanuel Macron, sostenuto dai Rothscild, En Marche, costruito tout court prima delle elezioni. Che vince in giugno con il 66% dei consensi, perde poi dieci punti in un solo mese per raggiungere quota meno 24% alla fine di agosto dello stesso anno. Insomma giochi di prestigio, non elezioni democratiche basate su visioni ideologiche radicate nella popolazione. Un oggi, dove l’intelligenza artificiale favorisce il divario tra ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri. Famose sono le stime della ricchezza globale posseduta dagli uni e dagli altri. Dove i social media controllano i profili degli abitanti del pianeta influenzandone non solo i desideri, ma anche le intenzioni, le scelte e finanche i pensieri.

 

I giovani deformati dal consumismo alimentare, oppure invisibili, chiusi dietro una porta che contiene una stanza in penombra perpetua. L’unica luce che svela qualcosa è quella blu del PC, in collegamento con il mondo virtuale. Altri vittime di una macabra pratica nata sui social network, un "gioco" che mette come premio finale la morte stessa dei suoi partecipanti: la "Blue Whale Challenge". Le notizie in merito sono tantissime … le ideologie sono ormai agonizzanti, fantasmi di un passato di cui non si sente più alcuna nostalgia, in un presente cha abbraccia vuoti enormi. Presto l’intelligenza artificiale inghiottirà i diritti e le uguaglianze rimaste ancora in essere e, in un paio di generazioni, la Liberazione dal Nazifascismo, il Primo Maggio e anche la Carta Universale dei Diritti dell’Uomo saranno, molto probabilmente, solo memoria del passato. Mentre il futuro sarà più o meno quello rappresentato nella filastrocca qui sotto.

 

Nella foto Sir Evelyn Robert Adrian de Rothschild,
attualmente a capo della famiglia.

 

E’ stato dimostrato in tanti libri e da un’infinità di studiosi, che Adolf Hitler e i nazisti sono stati creati e finanziati dai Rothschild.
Furono loro che organizzarono l’ascesa al potere di Hitler attraverso società segrete presenti in Germania, come la Società Thule, la Società Vril e altre; i Rothschild finanziarono Hitler attraverso la Banca d’Inghilterra e la Banca Kuhn Loeb, che finanziò anche la Rivoluzione Russa.

Lo stato d’Israele, è stato voluto dal Barone Lionel W.Rothschild, esponente della famiglia che ha finanziato la campagna elettorale di Hitler attraverso i finanziamenti del nonno di Bush (Prescott Bush membro degli Skull & Bones) tramite la Union Bank.

Leggere e approfondire.

 

Potete darmi del pazzoide o del credulone mi basta che, se avete letto tutto l’articolo, anche voi riflettiate sul futuro che aspetta i pronipoti dell’umanità. Grazie.


Le info storiche provengono tutte da Wikipedia the Free Encyclopedia

 

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