https://www.infoaut.org/
29 dicembre 2018
“Cucù Macron, è già sabato!” Gilets Jaunes, atto VII
Non solo Parigi, previsti importanti concentramenti a Marsiglia, Tolosa, Lione e Bordeaux per la il settimo fine settimana di mobilitazione dei Gilet Gialli.
A dispetto di una campagna di discredito mediatico che vorrebbe una partecipazione in calo al movimento i Gilets superano il mese e mezzo di lotta, mantenendo centinaia di presidi fissi in tutto il paese e riaggiornando le proprie strategie di attacco: si evita il preavviso di grandi concentramenti, si dislocano le mobilitazioni oltre la capitale. Si tratta di durare contro una feroce repressione che ha visto cadere già dieci manifestanti, ne ha mutilato diverse decine e ne ha incarcerato centinaia. Una partita non facile ma che dimostra l’intelligenza di un movimento inventivo perché ricco e sfaccettato, impegnato a smarcarsi dai dispositivi di contenimento poliziesco per perseguire i propri obiettivi politici: mettere alle strette Macron, ottenere il Referendum di Iniziativa Civica (il cosiddetto RIC, uno strumento popolare di proposta e controllo sulle iniziative legislative dell’Assemblée Nationale) e strappare l’ottenimento delle misure di redistribuzione sociale e di taglio delle imposte.
C’è fiducia tra i gilets che dopo il delicato passaggio delle festività mirano a una forte offensiva nel mese di gennaio. Nel frattempo circolano insistenti appuntamenti per un veglione altamente “pirotecnico” sugli Champs Elysées la notte del 31. Nella giornata di oggi i primi concentramenti del mattino contano già alcune migliaia di persone a Marsiglia, dove a porte d’Aix si è unita ai manifestanti anche Priscilla Ludosky, prima firmataria dell’appello contro l’aumento delle tasse sui carburanti che ha innescato il movimento. Mentre a Parigi diverse centinaia di persone convergono verso l’Arco di Trionfo in attesa che un preciso punto di concentramento venga comunicato e con il gilet nel frattempo nascosto, per non farsi individuare dalla polizia nell’attesa delle consegne dei coordinatori del movimento. Un primo appuntamento è stato dato presso la sede dei media televisivi. Nella capitale intanto si gioca come sempre una partita importante: è stata convocata una manifestazione per il 20 gennaio in sostegno a Macron, contro le violenze dei Gilets e per il “ritorno alla calma”. L’appuntamento è stato lanciato tramite un appello su facebook lanciato da un imprenditore di Tolosa che non nasconde le sue simpatie per La Republique en Marche, il partito del Presidente.
A Bordeaux, dove la scorsa settimana si sono registrati duri scontri con la polizia, l’appuntamento per i gilets è stato dato nel pomeriggio in Place de la Bourse. Molti luoghi della città risultano già interdetti dagli agenti. A Rouen un corteo non autorizzato, che effettua soste e deviazioni improvvise giocando un po’ al gatto col topo con la polizia si sta snodando per la città. In testa una striscione che reclama l’amnistia per il gilets. Già alcuni scontri con i reparti di CRS. Vengono segnalati altri cortei a Caen, Nantes, Rennes, Mulhouse, Tarbes. Si registrano nella mattinata anche diversi blocchi autostradali, in particolare sulle arterie A7 e A9. |
Fonti: Egalitè et reconciliation
https://www.francetvinfo.fr/economie/
https://www.controinformazione.info/
29 Dicembre 2018
Giubbotti Gialli, atto VII: a Rouen bruciato il portale della Banque de France
Traduzione di Alejandro Sanchez
Grande preoccupazione fra le autorità di Parigi: la protesta dei “gilet gialli” non accenna a placarsi.
A metà giornata di questa protesta dei gilet gialli, è necessaria una prima osservazione: la mobilitazione è piuttosto debole a Parigi, dove alcuni manifestanti hanno tuttavia raggiunto tardi gli Champs-Elysees.
D’altra parte, in diverse città di provincia, tra cui Rouen, Caen, Marsiglia, Tarbes e Pau, un gran numero di giubbotti gialli sfilava le strade in generale in un’atmosfera tranquilla, anche se a Rouen le tensioni con la polizia ti fanno sentire
A Rouen è stato bruciato il portale della Banque de France:
“Gilet gialli”: fuoco alla porta della Banca di Francia e scontri con la polizia a Rouen
MOBILITAZIONE L’evento “gilet gialli” ha riunito tra 800 e 1.000 persone nel pomeriggio, secondo la prefettura …
Il muro della Banca di Francia è stato bruciato questo sabato a Rouen durante una dimostrazione di “giubbotti gialli” che hanno riunito circa un migliaio di persone sullo sfondo degli scontri con la polizia , come abbiamo imparato da della prefettura. Questo è il settimo sabato di mobilitazione dall’inizio delle proteste..
La polizia della Senna Marittima ha riferito sul suo account Twitter di “lancio di proiettili, spazzatura, barricate” nel centro della città di Rouen. Scontri tra polizia e manifestanti hanno avuto luogo vicino alla stazione SNCF, con la sparatoria di gas lacrimogeni intorno alle 11:30, ha riferito un corrispondente della AFP.
“I gilet gialli ” hanno piazzato un bidone della spazzatura da magazzino vicino alla porta e poi hanno dato fuoco a questo”, ha riferito la fonte alla AFP, aggiungendo che la porta era “rimasta danneggiata” dal fuoco, che è stato estinto dai vigili del fuoco. La dimostrazione di “giubbotti gialli” ha raccolto circa 800 persone sabato mattina a Rouen e tra 800 e 1.000 persone nel pomeriggio, secondo la prefettura.
I manifestanti hanno scandito slogans chiedendo le dimissioni di Macron.
Nota: Grande preoccupazione fra le autorità di Parigi: si osserva che, se le proteste prendono di mira le banche, questo non potrà più essere tollerato. Macron in persona ha lanciato l’allarme ed ha preannunciato uno stato di misure eccezionali per fronteggiare la violenza.
.
.
.
.
.
. |