https://www.lettera43.it/ 19 giugno 2018
Cosa prevede il piano Ue per fronteggiare gli sbarchi dei migranti
Nella bozza delle conclusioni del vertice dei leader Ue si legge che il Consiglio pensa a piattaforme di sbarco regionali in collaborazione con l'Unhcr e l'Oim per identificare rapidamente i profughi.
«Il Consiglio europeo sostiene lo sviluppo del concetto di piattaforme di sbarco regionali, in stretta collaborazione con l'Unhcr e l'Oim», in pratica dei centri «per gestire quanti prendono la via del mare e sono salvati nel corso di operazioni di ricerca e salvataggio». È quanto si legge nella bozza delle conclusioni del vertice dei leader Ue. I centri servono per «un rapido trattamento per distinguere tra i migranti economici e quanti necessitano di protezione, riducendo l'incentivo ad imbarcarsi per viaggi pericolosi».
CENTRI FORSE FUORI DA TERRITORIO UE. Il concetto è ancora da sviluppare, spiegano fonti, ma l'idea di fondo è la creazione di centri, fuori dai confini dell'Ue, in Nord Africa ma anche nella stessa Europa, organizzati per aree regionali (quindi a seconda delle varie rotte migratorie), dove far arrivare quanti sono salvati nelle operazioni di ricerca e salvataggio in mare.
AVAMOPOULOS: «NON È UNA PROPOSTA CONCRETA». Il commissario Ue Dimitris Avramopoulos è sembrato però scettico: «L'idea c'è, ma per ora non è una proposta molto concreta. Conoscete per caso qualche Paese che desidera ospitare un centro» in cui dirottare i migranti diretti in Ue? «Se lo conoscete, per favore, nominatelo. Se ci sarà la proposta, la discuteremo. Non abbiamo mai rigettato niente, ma finora non abbiamo optato per questo».
IPOTESI ALBANIA O KOSOVO. In particolare, nei giorni scorsi, era emersa l'ipotesi che uno dei centri potesse essere allestito in Albania o in Kosovo. Rispondendo ad una domanda sull'argomento, Avramopoulos ha affermato: «Non abbiamo discusso di questa iniziativa, né in Albania, né in nessun altro Paese». Il 19 giugno il commissario ha riunito a Bruxelles i ministri dell'Interno dell'area balcanica, per rafforzare la cooperazione tra Ue e Balcani occidentali nella gestione gestione dei flussi migratori e per il rafforzamento delle frontiere. Alla riunione erano presenti anche il direttore esecutivo di Frontex Fabrice Leggeri, ed il commissario alla Sicurezza Julian King.
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