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29/04/2018

 

Dal 2014 ad oggi sono stati accertati oltre 550 suicidi nelle Forze Armate Ucraine

di Maurizio Vezzosi

 

Dati inquietanti che esemplificano il dramma di una guerra civile dimenticata che si continua a combattere in Europa.

 

Lugansk, 29 Aprile 2018 - La guerra civile ucraina, cominciata nel 2014 e costata ad oggi almeno diecimila vittime complessive, è tutt'altro che terminata. Il conflitto si sta infatti avviando verso una nuova fase: le operazioni delle forze armate ucraine saranno infatti regolate a giorni nel quadro della “Joint Venture Operation”, l'operazione militare con cui Kiev intende di reintegrare le regioni orientali insorte ed autoproclamatesi indipendenti.

 

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Presentando pubblicamente alcuni dati dell'operazione ATO (Anti-Terrorism Operation) - cornice nella quale fino ad oggi Kiev ha svolto le operazioni militari dirette contro gli insorti del Donbass - Anatolij Matios, il Procuratore Militare Capo di Kiev, ha ammesso che ai 8489 feriti ed 3784 morti in combattimento delle VSU (Forze armate dell'Ucraina) devono sommarsi ufficialmente almeno 554 suicidi che hanno avuto luogo tra le fila dei militari ucraini.

 

A causa dei tagli alla spesa sociale varati dal governo Groisman e dalla presidenza di Poroshenko, sempre secondo lo stesso Matios dall'inizio del 2018 i militari ucraini sarebbero sostanzialmente privi di ogni sostegno psicologico da parte di specialisti e di ogni assistenza post-traumatica.

 

Dati inquietanti che esemplificano il dramma di una guerra civile dimenticata che si continua a combattere in Europa.

 

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