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14/07/2017
Sparatoria a Gerusalemme: tre palestinesi morti e tre israeliani feriti
I tre assalitori palestinesi hanno aperto il fuoco alle 7:00, ferendo i tre poliziotti israeliani, per poi essere uccisi. Non sono ancora conosciute le identità.
Tre palestinesi sono stati uccisi dopo aver aperto il fuoco contro la polizia israeliana questa mattina, intorno alle 7:00, alla Porta dei Leoni, nei pressi della Spianata delle Moschee (Monte del Tempio per gli israeliani). Tre israeliani sono rimasti feriti, due di questi gravemente. A riferirlo sono le forze di sicurezza israeliane.
Secondo quanto riportato dalla portavoce della polizia Luba Simri, i tre avrebbero sparato verso la polizia e si sarebbe diretti verso una delle moschee della Spianata. Dei video pubblicati media israeliani mostrano diversi poliziotti inseguire e colpire un uomo.
Testimoni hanno riferito a Ma’an che i tre assalitori sono rimasti a terra feriti, e che le forze di sicurezza israeliane avrebbero impedito a dei medici di avvicinarsi. Altre fonti dell’agenzia raccontano che i palestinesi sarebbero arrivati sul luogo in moto, portando due armi semiautomatiche “Carlo”, una pistola e un coltello.
Non sono ancora conosciute le identità dei tre assalitori.
Al momento, l’accesso alla Spianata è stato chiuso e non saranno permesse le preghiere del venerdì. L'area, considerata sacra sia da ebrei che musulmani, è spesso teatro di tensioni
L’incidente è avvenuto poco dopo l’uccisione di un palestinese di 18 anni a Betlemme, durante un raid detentivo al campo profughi al-Duheisha.
Nonostante l’ondata di violenze si sia ridotta negli ultimi mesi, le tensioni dell’intifada dei coltelli, esplose dall’ottobre del 2015, continuano a mietere vittime: secondo fonti di AFP sarebbero morti almeno 277 palestinesi, 42 israeliani e alcune altre persone di diversa nazionalità. La maggioranza dei palestinesi morti sono assalitori (o presunti tali), spesso giovani, che agiscono da soli armati solo di coltello.
Israele accusa l’autorità palestinese di incitare alla violenza, ma per i leader e personalità palestinesi, è la disperazione per l’occupazione il principale motivo degli attacchi.
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14 lug 2017
Attacco sulla spianata: 3 palestinesi uccisi
Le vittime avevano sparato poco prima a tre poliziotti israeliani (due di loro sarebbero in gravi condizioni) vicino alla porta dei Leoni. Israele ha deciso di chiudere per oggi il complesso di al-Aqsa. Ucciso un 18enne palestinese nel campo profughi di Dheisheh durante un blitz dell’esercito
Roma, 14 luglio 2017, Nena News –
Mattina di sangue a Gerusalemme: la polizia israeliana ha ucciso stamattina tre palestinesi che avevano aperto il fuoco poco prima contro tre poliziotti israeliani vicino alla moschea di al-Aqsa in città vecchia.
La portavoce militare ha detto che l’attacco è avvenuto vicino alla Porta dei Leoni e che i tre aggressori sarebbero poi fuggiti verso la nota moschea posta nelle immediate vicinanze. La polizia li avrebbe quindi inseguiti e gli avrebbe sparato nel cortile di al-Aqsa, parte del complesso noto ai musulmani come Haram al-Sharif (il nobile santuario, terzo luogo sacro per l’Islam) e Har HaBayt (Monte del Tempio) agli ebrei. I media palestinesi sostengono che la polizia israeliana non avrebbe permesso al personale sanitario di prestare soccorso ai 3 palestinesi feriti che, dopo un po’, sarebbero morti. Secondo fonti mediche, due dei tre agenti israeliani rimasti feriti sono in gravi condizioni.
Al-Jazeera riferisce che, in seguito all’attacco, la polizia israeliana ha ordinato per oggi l’immediata chiusura dell’Haram al-Sharif.
Sempre stamane nel campo profughi di Dheisheh (sud di Betlemme) un 18enne palestinese, Bara’a Hamadah, è stato ucciso durante un blitz dei soldati israeliani.
Da settembre del 2015 più di 260 palestinesi sono stati uccisi da Israele nel corso di attacchi (alcuni dei quali presunti) contro obiettivi israeliani (per lo più militari) e nei blitz dell’esercito nei Territori occupati. 43 le vittime israeliane. A perdere la vita anche due cittadini americani, uno britannico e un richiedente asilo eritreo scambiato da una folla inferocita a Beer Sheva per “terrorista arabo”. Nena News
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