Fonte: Article1 collective http://www.controinformazione.info/ Giu 21, 2017
Lettera aperta della Coalizione Nazionale delle Organizzazioni Cristiane in Palestina (NCCOP) al Consiglio Mondiale delle Chiese e al movimento ecumenico
Impara a fare bene; segui la giustizia. Difendi l’oppresso. (Isaia 1:17)
Il nostro appello “Dio benedice coloro che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno soddisfatti.” (Matteo 5: 6)
“Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.” (Matteo 5: 10-11)
Mentre ci troviamo di fronte a questo “momento impossibile”, non ci fa piacere affermare che “l’avevamo detto” otto anni fa quando abbiamo dichiarato il momento come momento Kairos (opportuno, NdT)! Ci troviamo di fronte all’impossibile, ma non abbiamo perso la speranza, poiché, come seguaci del Risorto, siamo il popolo della speranza.
Tuttavia, abbiamo bisogno di voi e abbiamo bisogno di voi ora più che mai. Abbiamo bisogno della vostra grande solidarietà. Abbiamo bisogno di donne e uomini coraggiosi disposti a stare in prima linea. Non è il momento per la diplomazia formale. Vi esortiamo ad ascoltare il nostro invito e ad adottare quanto segue: 1) Chiamate le cose con il loro nome: riconoscete Israele come uno stato di apartheid in termini di diritto internazionale e in accordo con quello che una persona come Desmond Tutu ha detto e come il rapporto dell’ONU ESCWA ha dichiarato: “Israele è colpevole di imporre un regime di apartheid al popolo palestinese“. Siamo turbati dal fatto che gli stati e le chiese si occupano di Israele come se la situazione fosse normale, ignorando la realtà dell’occupazione, della discriminazione e della morte quotidiana nella terra. Proprio come le chiese si unirono per porre fine all’apartheid in Sudafrica e come il WCC (Consiglio Mondiale delle Chiese) ha giocato un ruolo coraggioso e fondamentale di profezia e di leadership, ci aspettiamo che voi facciate lo stesso! 2) Condannate in modo inequivocabile la dichiarazione di Balfour come ingiusta e esigete del Regno Unito che chieda perdono al popolo palestinese e ricompensi le perdite. Chiediamo alle chiese e ai cristiani di sostenere i palestinesi nella loro richiesta di giustizia. Fu l’infame dichiarazione del Regno Unito che, dopo tutto, costruì il terreno per la concezione di uno stato etno-religioso, proprio la stessa cosa per cui oggi la nostra terra sta soffrendo. 3) Adottate una chiara e forte posizione teologica contro qualsiasi teologia o gruppo cristiano che giustifichi l’occupazione e privilegi una nazione rispetto ad un’altra sulla base dell’etnia o di un patto. Vi chiediamo di adottare e vivere la teologia suggerita da Kairos Palestina e di organizzare conferenze per portarne la consapevolezza. 4) Prendete posizione contro l’estremismo religioso e contro ogni tentativo di creare uno stato religioso nella nostra terra o nella nostra regione. Vi chiediamo di sostenerci nella lotta contro le fondamenta dell’estremismo e di ricorrere al nostro consiglio nell’agire contro l’estremismo religioso in modo da non mettere in pericolo e danneggiare la nostra posizione. 5) Rivedete e confrontatevi con i vostri partner nel dialogo religioso e siate disposti a ritirarvi anche dal partenariato se necessario – se l’occupazione e le ingiustizie in Palestina e Israele non vengono combattute. 6) Conducete campagne perché i leader religiosi e i pellegrini visitino Betlemme e altre città palestinesi da questo lato del muro in collaborazione con le agenzie di turismo e pellegrinaggio palestinesi, in risposta ai recenti tentativi di Israele. Vi chiediamo di sfidare pubblicamente ogni tentativo da parte di Israele o di altri cristiani che scoraggino i pellegrini dalla visita dei luoghi palestinesi. 7) Difendete il nostro diritto e il nostro dovere di resistere all’occupazione in modo creativo e non violento. Vi chiediamo di parlare a sostegno di misure economiche che spingano Israele a fermare l’occupazione, e di andare oltre sostenendo lo sport, le misure culturali e accademiche contro Israele fino a quando non rispetterà il diritto internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite che sollecitano la fine dell’occupazione, dell’apartheid e delle discriminazioni, e non permetterà ai rifugiati di tornare nella loro terra e nelle loro proprietà. Questo è la nostra ultima risorsa pacifica. In risposta alla guerra di Israele contro il BDS, vi chiediamo di intensificare queste misure. 8) Create dei gruppi in difesa dei Cristiani palestinesi. Vi chiediamo di contestare pubblicamente e legalmente le organizzazioni cristiane che screditano il nostro lavoro e la nostra legittimità. 9) Pertanto, vi proponiamo di creare con la massima urgenza un programma strategico all’interno del WCC simile al programma “Combattere il Razzismo”, per fare pressione, sostenere e sviluppare programmi attivi verso la giustizia e la pace in Palestina e Israele e per lavorare al mantenimento della presenza dei Cristiani palestinesi attraverso il sostegno delle loro organizzazioni, del lavoro delle chiese e dei loro sforzi pacifici.
Manifestazione di protesta dei cristiani a Gerusalemme – Come testimoni fedeli, riconosciamo, affermiamo e continuiamo la lunga tradizione profetica, in particolare quella avviata dall’appello di Amman e articolata nel documento di Kairos Palestina. Ci rendiamo conto che i leader della chiesa subiscono pressioni qui e all’estero per non dire la verità ed è per questo che stiamo lanciando questo appello. La situazione è più che urgente. Siamo sull’orlo di un crollo catastrofico. L’attuale status quo è insostenibile. Questa potrebbe essere la nostra ultima possibilità di raggiungere una giusta pace. Come comunità cristiana palestinese, questa potrebbe essere la nostra ultima occasione per salvare la presenza cristiana in questa terra. La nostra unica speranza come cristiani deriva dal fatto che a Gerusalemme, città di Dio e nostra città, c’è una tomba vuota, e Gesù Cristo che ha trionfato sulla morte e sul peccato, ha portato a noi e a tutta l’umanità nuova vita.
Siamo pressati da ogni parte, ma non schiacciati; perplessi, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non distrutti. (2 Cor 4: 8-9)
12 giugno 2017 A firma di: Gerusalemme Arab Catholic Scouts Group Arab Orthodox Society – Jerusalem Caritas – Jerusalem Department of Service to Palestinian Refugees – Middle East Council of Churches Greek Catholic Sayedat AlBishara Association International Christian Committee Laity Committee in the Holy Land National Christian Association Pontifical Mission Palestine SABEEL – Ecumenical Liberation Theology Center Seeds of Better life Union of Arab Orthodox Club – Jerusalem Young Men’s Christian Association –YMCA Young Women’s Christian Association –YWCA Gaza NECC office Bethlehem (NCOB) Network of Christian Organizations in Bethlehem The East Jerusalem YMCA / Beit Sahour Branch The Arab Educational Institute Holy Land Trust, Bethlehem Wi’am Center, Bethlehem Saint Afram Assyrian Society Holy Land Christians Ecumenical Foundation, Bethlehem Joint Advocacy Initiative (JAI) Arab Orthodox Club, Beit Sahour Arab Orthodox Club, Beit Jala Arab Orthodox Club, Bethlehem The Arab Orthodox Charitable Society, Beit Sahour Bethlehem Bible College Siraj Center for Holy Land Studies Alternative Tourism Group, ATG, Beit Sahour Senior Citizen Charitable Society Environmental educational Center, Beit Jala Saint Vincent Charitable Society, Beit Jala Shepherds’ Children Society, Beit Sahour KAIROS PALESTINE |