PIC – Infopal - 13/5/2017 - Venerdì la Commissione per gli affari dei prigionieri e degli ex prigionieri ha dichiarato che il servizio carcerario israeliano (IPS) ha aumentato le molestie contro i detenuti in sciopero e non fornirà le necessarie cure mediche se non a patto che terminino lo sciopero. La Commissione ha affermato che questa politica non è solo seguita dallo staff dell’IPS ma anche dai dottori israeliani che lavorano nelle prigioni, il che è “una chiara inosservanza dell’etica della professione medica e una flagrante violazione di tutte le convenzioni internazionali e umanitarie”. Secondo le testimonianze, i dottori israeliani sono coinvolti nelle torture e nei ricatti ai danni dei prigionieri in sciopero. La Commissione ha invitato l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) a intervenire immediatamente per porre fine ai crimini commessi da numerosi medici israeliani e ad esercitare pressioni sul sindacato dei medici israeliani. In seguito alla visita dell’avvocato della Società dei prigionieri palestinesi al detenuto Samer Abu Diak, il comitato media dello sciopero ha riportato che le forze speciali dell’IPS compiono raid e perquisizioni nelle prigioni a ogni ora. Abu Diak ha riferito che pochi giorni fa le forze speciali hanno aggredito numerosi prigionieri in sciopero perché uno di loro non era in grado di rimanere in piedi mentre controllavano le finestre. Ha evidenziato che chi protesta contro queste pratiche viene trasferito in isolamento e che tutti i detenuti sono sottoposti a trasferimenti continui. Ha inoltre dichiarato che tali pratiche e assalti non fanno altro che aumentare la loro determinazione a continuare la loro battaglia finché le loro richieste non verranno accolte. Oltre 1.500 prigionieri palestinesi si trovano al 26esimo giorno consecutivo di sciopero e chiedono la fine della negligenza medica, della detenzione amministrativa e dell’isolamento, oltre al miglioramento delle condizioni carcerarie. Traduzione di F.G.
|