Fonte: Veterans Today https://www.controinformazione.info/ Dic 08, 2017
Trump scimmiotta Balfour … regalando quello che non è suo… di Stuart Littlewood Traduzione di Luciano Lago
Questo è quello che il movimento “Early Day”, dice della dichiarazione di Trump su Gerusalemme, con mozioni presentate da alcuni eminenti deputati britannici alla Camera dei Comuni: “Questa Assemblea rileva con sgomento che Donald Trump, Presidente degli Stati Uniti, ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno riconosciuto formalmente Gerusalemme come capitale di Israele e che l’Ambasciata degli Stati Uniti in Israele si dovrà trasferire da Tel Aviv a Gerusalemme; rileva inoltre che nessun altro paese ha attualmente un’ambasciata a Gerusalemme e che la comunità internazionale, compresi gli Stati Uniti fino ad oggi, non riconoscevano la giurisdizione e la proprietà di Israele sulla parte orientale di tale città;
L’Assemblea riconosce lo status di Gerusalemme come un aspetto estremamente delicato del conflitto israelo-palestinese che, a suo avviso, sarà contraddetto da questa mossa; riconosce inoltre che lo status finale di Gerusalemme deve essere determinato mediante negoziazione; osserva che Gerusalemme Est è destinata a essere la capitale di un futuro Stato Palestinese, ma che Gerusalemme Est è attualmente occupata da Israele; ritiene che tale decisione sia stata presa contro il parere di un’ampia gamma di leader mondiali e va ad interrompere anni di precedenti dechiarazioni; l’Assemblea ritiene inoltre che l’annuncio stesso possa portare a disordini in Medio Oriente e che le conseguenze a lungo termine siano imprevedibili; condanna con la massima fermezza ciò che considera un atto avventato, inutile e deliberatamente infiammatorio, e che distrugge la credibilità degli Stati Uniti come mediatore onesto nel processo di pace in Medio Oriente”.
L’Assemblea invita i leader mondiali a fare pressioni sul Presidente per invertire questa decisione sconsiderata. L’Assemblea ribadisce la condanna con la massima fermezza di quello che considera un atto avventato, senza base giuridica.
Gli Early Day Motions (EDM) sono mozioni formali presentate per dibattito e devono essere sintetizzate in un’unica frase. La sede parlamentare raramente riesce a discuterne davvero, ma è un modo efficace per attirare l’attenzione dei parlamentari e, in particolare, dei media su questioni di interesse.
La formulazione di questo EDM non è male. Tuttavia, Gerusalemme Est, inclusa la Città Vecchia, è considerata dalla comunità mondiale e dal diritto internazionale come palestinese, e Israele non ha diritto di occupare o di annettere.
Vale la pena ricordare che la Partizione delle Nazioni Unite del 1947 aveva previsto che Gerusalemme fosse un corpus separatum sotto l’amministrazione internazionale, per l’ovvia ragione che non si può dire che la Città Santa appartenga a nessuna singola confessione religiosa. Nessuno può reclamarne il possesso esclusivo.
Per conto mio metto in dubbio l’idea singolare secondo la quale lo status finale di Gerusalemme dovrebbe essere “determinato dai negoziati”. Abbiamo già assistito a trattative solitarie, mediate da ingerenze di soggetti che sono totalmente privi di imparzialità o di buona volontà. In aggiunta, il problema è già stato predeterminato dalla legge internazionale e attende di essere applicato. Ancora una volta i politici trascurano il semplice fatto che non può esserci pace, mentre lo stivale chiodato di una parte si trova sul collo dell’altra parte e senza prima adeguarsi alla giustizia.
Inoltre, per la verità non è Trump che ha distrutto la credibilità degli Stati Uniti come mediatore onesto. Se mai sia esistita una tale credibilità, questa è svanita decenni fa. Trump ha semplicemente martellato l’ultimo chiodo in ogni prospettiva che gli Stati Uniti possano essere presi sul serio in un qualsiasi ruolo di pacificazione.
Potresti pensare che l’EDM sia solo un gruppo di parlamentari britannici che “se la suonano e se la cantano”. No. L’EDM rappresenta in modo equo la visione di tutto il mondo – escludendo Israele e i suoi tirapiedi a Londra, Washington e Parigi.
Come dicono qui i manifestanti nelle strade, Gerusalemme non è cosa che possieda Trump da poter regalare nel 2017 più di quanto la Palestina non fosse stata promessa a Balfour ai sionisti nel 1917 (come grazioso regalo dell’Impero Britannico). Così giù le mani da Gerusalemme! Vediamo dove la promessa di Balfour ha portato cento anni dopo.
Gli americani dovrebbero sapere che la Gran Bretagna non è con loro in questa follia di annessione di Gerusalemme. E nessuno li segue e nessun altro approva. |