Fonti: Al Manar – RT Actualidad https://www.controinformazione.info/ Nov 10, 2017
La Russia mostra il suo appoggio ad Hezbollah Traduzione e sintesi di Luciano Lago
L’ambasciatore russo in Libano, Alexander Zasipkin, ha dichiarato che la formazione di un governo libanese senza la presenza di Hezbollah, come reclama l’Arabia Saudita, è un qualche cosa di inconcepibile.
Nel corso di una intervista con il canale TV Al Mayadin, Alexander Zasipkin ha espresso la valutazione secondo la quale lo scatenamento di un conflitto saudita ed israeliano contro il Libano sarebbe poco probabile.
“Nella mia opinione, la formazione di un governo libanese senza una rappresentanza di Hezbollah è cosa inconcepibile”.
“Anche se il primo ministro libanese si fosse dimesso per sua stessa volontà (cosa poco probabile), la rivendicazione dell’Arabia Saudita di formare un governo in Libano senza la presenza di Hezbollah sarebbe inaccettabile”, ha spiegato il diplomatico.
Da notare che il presidente libanese Aoun ed i membri del Parlamento libanese si sono tutti pronunciati contro le ingerenze indebite dell’Arabia Saudita nelle questioni interne libanesi ed lo stesso presidente libanese ha dichiarato che potrà accettare le dimissioni del primo ministro Hariri soltanto se questi verrà personalmente a rassegnarle nelle sue mani, come prevede la Costituzione.
Voci accreditate suggeriscono che Hariri si trova in Arabia Saudita in stato di detenzione e che sia stato forzato a rassegnare le sue dimissioni dalle autorità saudite. In pratica sarebbe un ostaggio in mano ai sauditi che mirano alla destabilizzazione del Libano congiuntamente con Israele che persegue lo stesso obiettivo.
La presa di posizione dell’ambasciatore russo lascia a intravedere una posizione della Russia di deciso sostegno ad Hezbollah contro supposti piani di intervento militare da parte di Arabia Saudita ed Israele.
Il fattore Russia che si posiziona con Hezbollah, nell’imminenza di un possibile attacco congiunto Saudita- Israeliano contro il Libano, lancia un segnale preciso che potrebbe indurre i governi di Tel Aviv a Rijad a riconsiderare le loro strategie, visto che la Russia non rimarrebbe inerte a guardare un attacco contro i suoi alleati nello scenario della Regione Medio Orientale.
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