Fonte: Al Manar http://www.controinformazione.info/ Mag 30, 2017
Egitto e Russia si accordano per combattere il nemico comune: il terrorismo salafita patrocinato da Arabia Saudita e USA Traduzione e nota di Luciano Lago
L’Egitto ha inviato in Libia la sua aviazione per colpire i gruppi terroristi che hanno creato i loro santuari nel paese vicino e da cui partono per colpire obiettivi in varie zone del paese arabo. Il segnale è molto chiaro: il regime di Al Sisi non intende permettere zone franche al terrorismo vicino ai suoi confini ed ha per questo stretto alleanza con la Russia e voltato le spalle all’Arabia Saudita, quella che è considerata la diretta ispiratrice e finanziatrice del terrorismo wahabita e salafita.
“Il Cairo e Mosca stanno coordinando i loro sforzi per eliminare le fonti di finaziamento del terrorismo e prendere serie misure contro gli Stati che patrocinano i terroristi”, ha dichiarato lo scorso Lunedì il ministro egiziano degli Esteri, Sameh Sghukri, il quale non ha voluto citare il nome di questi stati anche se tutti sanno a chi si riferiva.
Si è svolta quindi una riunione 2+2 tra i ministri degli Esteri e della Difesa dei due paesi, Egitto e Russia, con la presenza di Seguei Lavrov, il ministro russo e Sedki Sobhy , al Cairo, per discutere della crisi in Siria ed in Libia e sulle forme di cooperazione tecnica e militare tra i due paesi.
“Ci stiamo coordinando più strettamente con la Federazione Russa nella ricerca di possibili soluzioni per combattere il terrorismo, eliminare le fonti di finanziamento del terrorismo e adottare misure contro gli stati che patrocinano il terrorismo, che forniscono asilo ai terroristi, che possiedono basi di addestramento ai terroristi ed a quelli che li armano”, ha detto Shukri.
“Nel corso delle conversazioni in questo formato(2+2) abbiamo affrontato tutte le aree di cooperazione congiunta. Le conversazioni indicano che nel futuro si otterranno più interessi comuni”, ha aggiunto Shukri.
Lavrov ha detto che lui e Shoigu hanno discusso con i loro omologhi egiziani le misure pratiche per aumentare gli sforzi nella lotta al terrorismo. “Dobbiamo mantenere una vigilanza costante e stabilire la più ampia cooperazione internazionale nella lotta contro il terrorismo”, ha dichiarato Lavrov dopo le conversazioni. “Questo tema è stato uno dei principali nell’agenda delle conversazioni tra i ministri degli Esteri e della Difesa e specialmente nella riunione con il presidente egiziano Abdel Fattah Sisi, ha detto Lavrov.
Secondo quanto dichiarato da Lavrov : “ci troviamo uniti nella necessità di incrementare gli sforzi della comunità internazionale nella lotta contro il terrorismo, ed esaminiamo in dettaglio tutti i passi che si stanno facendo adesso”.
Nota: Risulta significativo il fatto che il più grande paese arabo, l’Egitto, si sia decisamente avvicinato alla Russia ed alla Siria, rifiutandosi nettamente di partecipare al fronte dei paesi sunniti, auspicato dagli USA di Trump, per contrastare l’Iran e la Siria.
Il presidente egiziano non si presta a questo gioco e, anche se non li ha menzionati, ha fatto chiara allusione a quali siano i paesi sponsor del terrorismo, l’Arabia Saudita ed il Qatar, ed ha mostrato una sua chiara determinazione nel voler eliminare le cellule terroriste che sono state infiltrate nel paese e che hanno compiuto attacchi terroristici, che si sono intensificati subito dopo che il Governo del Cairo ha effettuato lo “strappo” nei confronti dell’Arabia Saudita e si è dissociato dal fronte antiraniano fortemente voluto dagli USA e da Israele. Sulle stesse posizioni dell’Egitto, in modo uguamente categorico, si sono pronunciati altri paesi come l’Iraq e l’Algeria. Questo dimostra che il “patto” voluto da Trump con i sauditi, l’alleanza tra imperialismo e wahabismo,è già fallito prima ancora di iniziare. |