Haaretz http://zeitun.info 3 Aprile 2017
Centinaia di israeliani e palestinesi in corteo a Gerusalemme contro l’occupazione israeliana. di Nir Hasson Traduzione di Carlo Tagliacozzo
La dimostrazione è stata fatta alcune ore dopo un attacco all’arma bianca a Gerusalemme, di cui gli organizzatori dicono che “ si è trattato di un doloroso richiamo al prezzo dell’occupazione”
Centinaia di palestinesi e israeliani hanno preso parte a un corteo a Gerusalemme contro l’occupazione. L’evento di sabato è il primo di una serie organizzata da “Standing Together” ( Stiamo insieme), un movimento che raccoglie associazioni pacifiste e partiti di sinistra, per sottolineare i cinquant’anni dalla guerra dei Sei Giorni. In un comunicato il movimento afferma che il motivo della mobilitazione “è protestare contro il continuo controllo di Israele sui territori e in particolare su Gerusalemme Est e per una soluzione pacifica e giusta per entrambi i popoli” Sabato mattina nella Città Vecchia di Gerusalemme un palestinese è stato ammazzato dopo aver ferito con un coltello due civili e un poliziotto Uno degli organizzatori, Itamar Avneri, ha detto che l’incidente “ è stato un doloroso richiamo al prezzo dell’occupazione. Auguriamo una pronta guarigione ai feriti e speriamo di non assistere più a simili incidenti o atti di panico nelle strade della città. Questo deve finire”. Il corteo si è mosso da Gan Hasus nel centro della città e si è concluso nella Città Vecchia con un comizio vicino alla porta di Jaffa. La deputata della Knesset Zehava Galon, presidente del partito Meretz, rivolta al corteo ha detto: “Non possiamo mettere da parte il conflitto con i palestinesi, quando le fiamme lambiscono un barile pieno di esplosivo. L’attacco all’arma bianca nella Città Vecchia evidenzia come sia un’illusione privare un’intera popolazione dei diritti e dell’autodeterminazione senza che la disperazione si trasformi in un orribile odio e violenza.” Mohammed Abu Hummus, capo del comitato popolare di Isawiyah a Gerusalemme Est, ha esortato ”chiunque creda nel popolo palestinese ad opporsi al governo razzista israeliano.” Ha aggiunto: “La sinistra deve farsi avanti e dare una mano, mobilitarsi nelle strade e chiedere il cambiamento”. Avi Buskila, direttore di Peace Now, ha manifestato speranza nell’unità: “Il governo della destra dei coloni e dell’occupazione vuole che l’odio prevalga nei cuori e domini nelle strade, che gli ebrei odino gli arabi, i mizrahim [ebrei originari dei Paesi arabi. ndtr.] gli aschenaziti [ebrei di origine europea. ndtr.], i militanti di destra disprezzino quelli di sinistra, Ofakim odi Tel Aviv. Hanno paura perché sanno che vinceremo, tutti, ebrei e palestinesi, gerosolimitani e abitanti di Tel Aviv, mizrahim e askenaziti, etiopi e russi, donne e uomini, tutti insieme vinceremo”.
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