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Comunicato del BNC 16 marzo 2017
Nuovo rapporto delle Nazioni Unite conferma che Israele è “Stato di Apartheid" e fa appello per il BDS
Il comitato nazionale palestinese del BDS (BNC), la più grande coalizione nella società palestinese, ha accolto con grande favore come “una svolta storica" il rapporto diffuso oggi dalla Commissione economica e sociale per l'Asia occidentale delle Nazioni Unite (ESCWA) che dimostra oltre ogni dubbio che Israele ha imposto un sistema di apartheid all'intero popolo palestinese. Il rapporto di ESCWA richiede misure di BDS per porre termine al regime di apartheid di Israele. Il movimento globale BDS per i diritti dei palestinesi, guidato dal BNC, ha descritto costantemente Israele come un regime di “occupazione, colonialismo di insediamento e apartheid" contro tutti i Palestinesi. Accogliendo con grande favore il rapporto di ESCWA come una “svolta storica", Ingrid Jaradat, membro del Segretariato Internazionale del BNC, ha aggiunto: “Questo è il primo organismo delle Nazioni Unite che dimostra oltre ogni dubbio che Israele è colpevole del crimine di apartheid contro il popolo Palestinese, confermando le conclusioni a cui è giunto il movimento BDS fin dal 2005. Poichè l'apartheid è il secondo più grave crimine contro umanità nel diritto internazionale - dopo il crimine di genocidio - questa conclusione di ESCWA che rompe un taboo rafforzerà le argomentazioni a favore di sanzioni globali contro Israele." Il movimento BDS è cresciuto in maniera impressionante negli ultimi anni, costringendo società importanti, compreso Veolia, Orange e G4S, ad abbandonare il mercato israeliano e convincendo grandi fondi pensionistici a disinvestire da banche e aziende coinvolte nelle violazioni dei diritti umani da parte di Israele. L'isolamento accademico e culturale di Israele sta anche aumentando. Guman Mussa, il coordinatore BNC delle campagne del mondo dell'arabo, ha aggiunto: “Il rapporto di ESCWA fissa un precedente per le Nazioni Unite, in quanto invita i governi nazionali e la società civile internazionale ad appoggiare il BDS come il meccanismo più efficace per chiedere conto a Israele delle proprie responsabilità. Agire per fermare l'apartheid israeliana non è una linea di condotta facoltativa, ma un obbligo secondo il diritto internazionale." Omar Barghouti, co-fondatore del movimento BDS, ha concluso: “Il nostro “momento Sudafrica” sta avvicinandosi. Questo nuovo rapporto delle Nazioni Unite è un crudo indicatore del fatto che l'apartheid israeliana è destinata a finire, come quella del Sudafrica. Il BDS non solo si sta sviluppando in maniera impressionante in università, chiese, sindacati, organizzazioni culturali e movimenti sociali, ma oggi è adottato da una Commissione delle Nazioni Unite. Questo può essere il primissimo fascio luminoso che annuncia l'alba delle sanzioni contro il regime di occupazione, colonialismo di insediamento e apartheid di Israele." |