Immunità e vaccini di Alberto Mantovani
Mondadori febbraio 2016
«Cinque vite salvate nel mondo ogni minuto, 7200 ogni giorno, 25 milioni di morti evitati entro il 2020. I vaccini sono l'intervento medico a basso costo che più di tutti ha cambiato la nostra salute, e costituiscono la migliore assicurazione sulla vita dell'umanità», eppure negli ultimi anni è sensibilmente aumentato il numero dei genitori che decidono di non vaccinare i propri figli, una scelta condizionata dalla diffusione di voci incontrollate su un presunto legame tra questo fondamentale strumento di tutela della salute e l'insorgenza di alcune gravi malattie. E le paure e i pregiudizi non sono scomparsi neppure dopo che la comunità medica ha categoricamente smentito tali «leggende». Ma i vaccini sono davvero pericolosi? Alberto Mantovani, uno dei più noti immunologi in campo internazionale, spiega in modo chiaro e accessibile come funziona il nostro sistema immunitario e cosa succede quando ci vacciniamo, facendo un bilancio dei rischi (più che modesti) e dei benefici (enormi). Senza le campagne vaccinali dell'ultimo secolo, infatti, saremmo ancora esposti a flagelli come il vaiolo e la poliomielite, e a tutte quelle malattie comunemente considerate «innocue», come il morbillo o la parotite, che possono invece essere causa di gravi complicanze, di danni permanenti o, addirittura, di morte. Riguardo, poi, alla sicurezza dei vaccini oggi disponibili, i dati statistici parlano chiaro, ed è sulla base di queste informazioni – e non di semplici suggestioni – che si dovrebbe ragionare su un argomento tanto importante per la salute su scala globale. Decidere di vaccinare o meno i propri figli è infatti una scelta che non riguarda unicamente la salute del singolo individuo bensì quella dell'intera collettività, perché soltanto quando la copertura vaccinale raggiunge una certa soglia le malattie possono essere debellate e la loro diffusione efficacemente contrastata. Sottoporsi alla vaccinazione, quindi, è anche un gesto di concreta solidarietà nei confronti dei soggetti più deboli e di tutti coloro che non possono farlo per motivi medici. Inoltre, i passi da gigante fatti negli ultimi anni dalla ricerca in campo immunologico stanno aprendo, annuncia Mantovani, nuove e straordinarie prospettive. La scoperta che il funzionamento delle nostre difese immunitarie incide sulla comparsa e sull'andamento di molte patologie, prime fra tutte quelle oncologiche, prefigura un uso delle vaccinazioni non più solo preventivo ma propriamente terapeutico, rendendo tutt'altro che fantascientifica l'ipotesi di un impiego dei vaccini anche nella lotta contro il cancro, la malattia che continua a farci più paura.
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