https://geopolitics.co novembre 28, 2017
I BRICS puntano ad impostare il sistema di trading sull’oro Traduzione di Alessandro Lattanzio
L’atteso riallineamento globale sta per essere introdotto formalmente. Ciò include il passaggio di almeno il 60% dell’economia globale al gold standard e ad altre valute basate sulle attività. È la prima volta che viene annunciata questa intenzione dal gruppo. Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica (BRICS) discutono la possibilità d’istituire un proprio sistema commerciale basato sull’oro, secondo il Primo Vicepresidente della Banca centrale russa Sergej Shvetsov. “Il tradizionale sistema (commerciale) basato a Londra e nelle città svizzere è sempre meno rilevante con l’emergere dei nuovi hub commerciali in India, Cina e Sud Africa“, ha detto aggiungendo, “discutiamo la possibilità d’istituire un sistema commerciale sull’oro nei Paesi BRICS e nei contatti bilaterali“. I Paesi BRICS sono grandi economie dalle notevoli riserve d’oro e dall’impressionante volume di produzione e consumo del metallo prezioso, affermava il funzionario, secondo cui il nuovo sistema sarà alla base della creazione di nuovi parametri di riferimento. La Banca di Russia ha già firmato un memorandum sullo sviluppo degli scambi bilaterali in oro con la Cina. Il regolatore prevede di creare un sistema commerciale unico con la Repubblica popolare cinese nel 2018. “Supponiamo che i legami commerciali e di compensazione siano stabiliti. Il punto è che i compratori di oro decideranno sul luogo di acquisto“, affermava Shvetsov, aggiungendo che i collegamenti commerciali consentiranno ai partecipanti al mercato di accordarsi sugli scambi internazionali attraverso la controparte centrale. L’anno scorso, la Banca di Russia e la Banca Popolare della Cina annunciavano piani per creare una piattaforma che unisca il commercio dell’oro dei due maggiori Paesi acquirenti del mondo. Secondo il World Gold Council, la Russia è il più grande acquirente ufficiale di oro e il terzo produttore mondiale, con l’acquisto dalla banca centrale delle miniere nazionali attraverso le banche commerciali. Negli ultimi dieci anni ha più che raddoppiato il ritmo degli acquisti di oro, aggiungendo più di 1250 tonnellate alle riserve auree. Nel secondo trimestre del 2017 rappresentava il 38% di tutto l’oro acquistato da banche centrali.
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